In Italia per ricevere il Premio Fair Play-Menarini, Louis Van Gaal non si è sottratto alle domande della Gazzetta dello Sport.

Come giudica l’esperienza di Conte all’Inter?
"È bravo a trasferire la sua filosofia di gioco, ma in partita è troppo emotivo. Restare freddi aiuta ad analizzare meglio il gioco, migliorerebbe la sua attitudine in campo, ma anche a me talvolta è successo".

E Pirlo alla Juve, subito al top senza gavetta?
"Pirlo è stato il migliore da giocatore, ma non so come sarà da allenatore. Ce ne sono pochi di bravi giocatori diventati ottimi tecnici anche perché purtroppo nella cultura latina lo spirito comune passa spesso in secondo piano. Un allenatore non deve pensare a se stesso ma al bene comune, tra i giocatori succede raramente, ne ho avuti pochissimi così ed erano i miei capitani: non rappresentavano la squadra, ma la mia filosofia e la portavano avanti in partita".

È più forte la Juve di oggi o quella del ’96 che la sconfisse ai rigori?
"Quella di Vialli e Ravanelli ha vinto. E chi trionfa è il più forte".

Lei ha conquistato tanti titoli, ma dieci anni fa, alla guida del Bayern si è piegato all’Inter di Mourinho: come ricorda quella finale?
"Noi avevamo dominato, l’Inter ha superato la metà campo cinque volte e ha vinto con Milito. Ero molto arrabbiato perché Mourinho era stato il mio assistente e bruciava ancora di più, ma è stato un “learning moment”, un momento in cui ho imparato tantissimo. Dopo quel match ho cambiato modo di allenare, ho capito che qualche volta si può anche aspettare e gestire il gioco. E ho vinto ancora".

Un allenatore italiano che la affascina?
"Gasperini. Non lo conosco, ma è stato bravissimo a spiegare bene il pressing nel 3-5-2".

La sua Olanda è stata battuta dall’Italia in casa, come la mettiamo?
"Mancavano quattro titolari. Comunque è stata la prima volta che ho amato il calcio italiano perché in passato era conosciuto come difensivo".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 11 settembre 2020 alle 10:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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