Roberto Mancini non è stato per nulla rinfrancato dal colloquio avuto a Riscone con Michael Bolingbroke. Questo quanto evidenzia oggi Tuttosport, che continua a parlare di un Mancio in forte disaccordo con la linea societaria. "Mancini ha scelto di evitare prese di posizione forti, almeno in questa fase. La sua insoddisfazione è evidente e ha origini lontane. Perché già con Thohir il feeling iniziale si era ormai attenuato, sul finire della scorsa stagione. Mentre quello con i cinesi non è mai decollato. Subito in rotta di collisione per il no deciso a Yaya Touré, giudicato troppo vecchio dalla nuova dirigenza e difeso invece da Mancini anche nel corso della sua intervista, utilizzando parole non troppo piacevoli nei confronti di chi non riesce a coglierne l’importanza per il bene di una squadra. Il tecnico si è si visto con Zhang, a Milano, ma evidentemente il colloquio non è stato soddisfacente. Resta il fatto che Mancini, in questa Inter, non sembra poter decidere nulla, stretto da un lato dai paletti del fair play finanziario e dall’altro da una proprietà che non gli fa fare l’allenatore-manager, come era abituato a fare in Inghilterra, ma lo relega in una posizione defilata. Fino a quando Mancini accetterà questo ruolo, se non arriveranno gli acquisti sperati?". 
 
 

 
 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 16 luglio 2016 alle 11:39 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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