Forum nella redazione di Tuttosport per l'ex arbitro Roberto Rosetti, già responsabile per la Fifa del progetto Var per il Mondiale 2018, nel 2016 diventa capo del progetto Var italiano e ora è presidente della Commissione arbitri della Uefa. "La sperimentazione in Italia sarebbe dovuta durare due anni, ma dopo uno soltanto abbiamo deciso di inaugurare il progetto - spiega Rosetti -. I prossimi step saranno l’Europa League a partire dal mese di febbraio, la finale di Champions League femminile e i campionati europei sia a livello maschile che femminile". 

"Crediamo fortemente nella video assistenza arbitrale, ma è importante sottolineare che è funzionale al calcio, e non all’arbitraggio - specifica Rosetti -. Non siamo al cospetto di un nuovo modo di dirigere una partita, ma di fronte a una recente novità che può essere funzionale al calcio per correggere gli errori evidenti. Non vogliamo rovinare lo spirito del gioco: la sua intensità, il ritmo e il piacere di cui si nutre lo spettatore nell’assistere a uno spettacolo che non deve concedersi pause di quattro o cinque minuti. Riepilogando, la casistica è tripla. Silent check: l’episodio, non grave, va gestito in campo. Errore grave: dalla cabina Var consigliano l’arbitro di avvalersi del monitor in campo. Poi c’è la già citata zona grigia: una situazione soggettiva che va controllata, ma che può non essere modificata". 

Tra le tante specifiche, c'è quella relativa al fallo di mano. "Il testo del regolamento sul fallo di mano è stato riscritto dall’Ifab per apportare chiarificazioni - sottolinea Rosetti -. Il sostanziale cambiamento si verifica quando un attaccante realizza una rete con la mano o se dopo il tocco di mano si segna una rete anche in maniera indiretta. Il gol deve essere annullato anche se il fallo di mano è involontario. Inoltre il nuovo testo evidenzia alcuni punti sulla punibilità che prima erano solo linee guida di applicazione. Se il difensore tocca il pallone con le mani/braccia ampliando la superficie del proprio corpo o se il contatto braccio/pallone avviene a livello delle spalle o sopra le stesse, di solito, l’arbitro deciderà per la punibilità. Invece quando la posizione delle braccia è vicina al corpo, “naturale”, o quando il giocatore non fa nulla per ampliare il proprio volume il contatto deve essere ritenuto regolare". 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 12 ottobre 2019 alle 09:47 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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