Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Mario Kempes, campione del mondo 1978 con la sua Argentina, parla di Inter-Benfica con particolare riferimento ai due connazionali Lautaro e Di Maria. "L’anno scorso questa partita l’ha vinta l’Inter, che ha un Lautaro ancora più decisivo, ma adesso il Benfica si gode Di Maria e questo fattore cambia tutto. Ma per me alla fine il girone lo passeranno entrambe...".

Il Mondiale vinto ha cambiato la testa e il cuore dei due?
"Vincerlo a dicembre ha permesso loro di non staccare la spina, giocare, concentrarsi ancora di più. Per il resto, un trionfo così ti cambia la carriera, forse la vita".

Con chi dei due ha un rapporto più stretto?
"Conosco un po’ di più Di Maria. Io Angel lo vedo come un bel trattore, o come quelle vecchie auto che non ti lasciano mai a piedi. Ma anche il recupero di Lautaro mi ha lasciato senza parole".

In che senso “recupero”?
"Recupero dopo un Mondiale in cui non è stato certo protagonista: in Qatar gli è capitato il classico mese in cui la palla non entra, ma non era facile restare lucido e ripartire con la testa. Invece all’Inter non ha momenti di pausa. È proprio affamato di gol, ha bisogno di segnare come i centravanti veri dei miei tempi".

C’entra pure la fascia che gli ha dato il club?
"Ha le caratteristiche che servono a un capitano: non si butta giù, sa reagire, sa dare l’esempio. La fascia sta bene al suo braccio".

Dovrebbe restare a Milano?
"Quando sei in un posto che ti piace, in un club che ti piace, con gente che ti piace, dovresti sempre restare".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 03 ottobre 2023 alle 11:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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