La scena vista a La Spezia sul calcio di rigore, il primo, calciato da Lautaro, non dovrà più ripetersi. Un equivoco non da grande squadra: serve una gerarchia sui tiratori dagli undici metri ed è sorprendente, come ammesso da Inzaghi a fine gara, che non ci sia stata chiarezza a monte su chi fosse il prescelto per calciare. "E da ora in poi per ordine dello staff tutti dovranno rispettare le gerarchie senza discussioni: quando è in campo, il primo rigorista sarà Lukaku - spiega la Gazzetta dello Sport -. Ed è questo il punto centrale della situazione. Perché nessuno è intervenuto? Perché dalla panchina non sono arrivate segnalazioni diverse? In campo, la questione è stata subito chiara, anche perché l’arbitro Marinelli ha perso diversi minuti prima di andare al monitor per concedere all’Inter il sacrosanto rigore". Lautaro aveva subito preso il pallone, mentre Lukaku, chiaramente per non aizzare polemiche, si era limitato a un piccolo dialogo a distanza con la panchina. Nessuno ha dato indicazioni, nemmeno Inzaghi. Inconcepibile. Negli ultimi due anni, peraltro, il Toro ha fallito 4 rigori su 9 (nessun errore per Lukaku). Una cosa del genere accadde anche con Conte al suo primo anno: Inter-Bologna 1-2, rigore calciato e sbagliato da Lautaro sull'1-0. "E l’anno scorso, invece, fu emblematico l’errore nel derby, dopo un primo rigore già trasformato da Calhanoglu (altro infallibile con l’Inter, 5 gol su 5). Al turco toccava pure il secondo, ma Lauti prese il pallone e calciò, regalando a Tatarusanu la notte più bella da milanista. Errare è umano, perseverare è diabolico. Lautaro e Inzaghi lo hanno rifatto: uno ha preso la palla, l’altro non lo ha richiamato. E ora tutti si leccano le ferite".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 12 marzo 2023 alle 09:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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