Il Corriere della Sera pubblica oggi un articolo riguardante il maxi blitz dei carabinieri di Corsico, del Ros e della penitenziaria che ha portato a trenta arresti colpendo sette gruppi di traffico di droga che toccano diverse zone del milanese: Barona, Rozzano, Gratosoglio, Bruzzano, Comasina e Quarto Oggiaro.

Dalle indagini emergono intercettazioni che riguardano anche Vittorio Boiocchi, capo ultrà dell'Inter ucciso pochi mesi fa. "Vado a San Siro e gli taglio la testa davanti a tutti. Lo sequestriamo, lo anestetizziamo, lo portiamo all’orto e lo sotterriamo. Prendo l’ergastolo, non succede niente...", afferma Nazzareno Calajò e le sue parole sono riferite proprio allo stesso Boiocchi. Calajò è stato fermato assieme al figlio Andrea e il cugino Luca

Il Corsera definisce i Calajò i padroni assoluti della Barona, controllano militarmente i territori, con rapporti con il mondo ultrà sia in ambito interista che milanista. "A maggio 2022 «nell’ambito della contesa tra Luca Lucci e Giancarlo Lombardi per impossessarsi della gestione della curva del Milan» Nazzareno Calajò «manifesta l’intenzione di uccidere Lombardi» e «Daniele Cataldo, braccio destro di Luca Lucci» (attuale capo ultrà)", riporta infatti il quotidiano. Intenzione che poi non si manifesta, dato che "non risulta ci siano mai stati agguati ai due capi ultrà rossoneri". Tanto meno risultano collegamenti con la morte di Boiocchi, molto temuto. "Il problema è che questo è un cornuto, se gli arriva all’orecchio qualcosa è uno pure d’azione. Vittorio c’ha gli scagnozzi, gli Hammer (gruppo neonazista)", si ascolta in un'altra intercettazione. 

Sezione: Rassegna / Data: Gio 27 aprile 2023 alle 12:40
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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