Sulla Gazzetta dello Sport di oggi compare un'analisi incentrata sulla forza che Inter e Juventus hanno avuto, in questo primo scorcio di stagione, grazie ai subentranti. "La rosa della Juve non ha paragoni per profondità, almeno nel nostro campionato: chi si è alzato dalla panchina, da Higuain allora a Douglas Costa mercoledì, spesso risolve problemi. In 15 partite complessive, fra campionato e Champions, è successo sei volte, con tre gol e tre assist. Il triplo rispetto all’Inter, ferma a due lampi di inizio stagione, tutti firmati Barella, uno che era un titolare in pectore, ma dall’inserimento ritardato. Dal 17 settembre, data di Inter-Slavia Praga, il tecnico non ha più trovato una «giocata decisiva» fra gli uomini seduti al suo fianco".

Se si guarda ai voti, il subentrante con la pagella migliore è stato Esposito, grazie al 7.5 contro il Borussia Dortmund all'andata. "È il picco fra i 36 voti di chi è entrato nell’Inter a gara in corso. Nel complesso ci si ferma a qualche centesimo dal 6, come media voto (5,94). Nella memoria dei tifosi resta un Politano spesso pericoloso quando entrava nei finali, il ricorso a Lukaku a Genova in 10, un paio di innesti positivi di Sensi e Candreva. Il resto dimenticabile, o indimenticabile per i motivi sbagliati, come il terribile impatto di Lazaro a Reggio Emilia, col Sassuolo vicino al clamoroso 4-4".

Dal lato opposto, la media voto complessiva dei subentranti della Juve è 6,09. La rosea sottolinea che già alla prima giornata, contro il Parma, al fianco di Martusciello (Sarri era alle prese con problemi di salute) c’erano 12 bianconeri che valevano su per giù 400 milioni di euro", tra Mandzukic, Buffon, De Ligt e Dybala

Sezione: Rassegna / Data: Ven 08 novembre 2019 alle 08:55
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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