Martedì scorso, dopo l'intervista congiunta Gazzetta dello Sport-Corriere della Sera in Rcs, Erick Thohir ha fatto tappa al 'botinero', locale in zona Brera di Zanetti e Cambiasso. L'altro socio, Federico, ha accolto come si deve il neo presidente nerazzurro, mostrandogli tutte le chicche. "Thohir Improvvisa un sondaggio per fare la classifica di popolarità degli attuali titolari dell’Inter. Quindi niente Zanetti, niente Milito, niente Samuel. Gente da poco... Nella Top 11 però può entrare «Campanaro», come lui che il «gn» fatica a digerirlo chiama Hugo Campagnaro. In attesa della risposta, snocciola dal proprio telefonino i risultati dello stesso giochino fatto tra i tanti interisti indonesiani. Là vince Alvarez, davanti a Jonathan, Palacio, Nagatomo, «Campanaro» e «Ranoccia» (anche col «ch» uno straniero soffre...). In una delle salette lo colpisce un quadro con due elmi del Trecento contrapposti. Uno con cresta rossonera, l’altro nerazzurra. Si chiede chi l’abbia fatto, ma declina educatamente quando l’opera gli viene offerta come regalo. Vero uomo d’affari, ET vende o compra. Tanto che metterebbe subito mano al portafoglio quando nella galleria all’ingresso scorge la teca con gli scarpini di Roberto Baggio. Uno dei suoi preferiti. L’oggetto però non è in vendita, spiega il socio di Zanetti e Cambiasso, che gli propone una maglia del Divin Codino. A Thohir brillano gli occhi, anche perché di casacche di Baggio in albergo alla fine se ne troverà ben due (una del Brescia, una dell’Inter), oltre a un gagliardetto della finale Champions di Madrid. Con l’augurio del gestore-tifoso che sia lui l’uomo che riporterà l’Inter in quella finale che nel 2016 si giocherà proprio a Milano...", racconta la Gazzetta dello Sport.

Sezione: Rassegna / Data: Gio 21 novembre 2013 alle 09:38 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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