"Questa è la partita del mattone. È lo 'step', parola che Antonio Conte ripete all’infinito, come a convincere non tanto i presenti, quanto i suoi stessi giocatori, dell’importanza di giocare una partita così. Si chiama comunicazione, si legge come un messaggio che parte dal microfono e arriva nello spogliatoio. Nel calcio moderno il più grande esempio di allenatore comunicatore è stato Mourinho. E se c’è un tecnico che si è meritato di essere accostato a lui, questo è Conte". Lo scrive oggi la Gazzetta dello Sport, nel giorno che porta al big-match del Camp Nou.

"Ci sono mille e uno modi di giocare su un parallelo. Dell’uso delle parole s’è già detto, 'saccagnate' e dintorni - si legge -. Conte è attenzione massima alla gestione del gruppo. Ai dettagli, alla protezione del centro sportivo. È difesa a oltranza dei giocatori, quella sulla simulazione di Sanchez di ieri è solo l’ultimo esempio. È tutto in questa frase qui: 'Per i miei giocatori darò sempre tutto me stesso perché loro fanno altrettanto per me'. L’ha detto a Genova, Conte: pareva di sentire José. Barcellona è quasi un assist che il calendario della Champions regala al tecnico dell’Inter: giochiamo col passato per accendere il futuro". Finora in Champions, tra le grandi, Conte ha battuto solo Chelsea e Atletico Madrid. "Magari l’ispirazione può arrivare dall’Europeo: un pensiero tornerà al 2016, quando stasera si troverà di fronte i Piqué e i Busquets di quella Spagna mandata a casa. Ah, Piqué e Busquets c’erano pure nel 2010, contro Mou...".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 02 ottobre 2019 alle 08:58 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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