"La seconda stella, che sembrava persa nella galassia, ridà segni di sé. L’Inter è ripartita". Lo ha scritto Luigi Garlando nella sua analisi sulla Gazzetta dello Sport a proposito del ritorno in corsa nella lotta scudetto dei nerazzurri, ieri capaci di battere la Juve 1-0 ed espugnare lo Stadium per la seconda volta nella sua storia dopo il blitz di Stramaccioni del 2012.
"Una vittoria del genere, anche se sofferta, anzi, proprio perché sofferta, può liberare la testa e le gambe - si legge ancora -. Guardate Barella: nel primo tempo era irriconoscibile, come negli ultimi mesi; nel secondo, dopo il vantaggio, è stato tra i migliori. Skriniar, che ha disarmato Vlahovic, è tornato gigantesco. Questo cercava Inzaghi: la scossa della svolta. Ora può sperare che con la vittoria in trasferta, attesa dal 17 dicembre, possa tornare anche il bel gioco del girone d’andata. Una beffa per Allegri sconfitto di corto muso, su un rigore discusso, contro una squadra che ha giocato il calcio prudente e essenziale che ama da sempre. Nella notte in cui si è imposto un coraggio contro natura, con un 4-2-3-1 a tutte stelle; nella notte in cui ha pressato e giocato di più e meglio degli avversari, è caduto dopo 16 risultati utili. Gli sarà scappato un: «Lo dicevo io, maremma...». E’ stato tradito dai suoi nobili giocolieri che hanno promesso tanto in avvio e mantenuto poco. Però la strada del gioco è quella giusta. Se la Juve non ha vinto un solo scontro diretto, è proprio perché l’ha battuta poco". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 04 aprile 2022 alle 12:20
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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