Borja Valero è l'eccezione che conferma la regola "ferrea" imposta sul mercato da Suning: i giocatori acquistati dall'Inter devono essere futuribili. Finora, infatti, se si eccettua l'affare legato al centrocampista ex Fiorentina e al portiere di riserva, solitamente esperto, le altre operazioni hanno avuto come comun denominatore la linea verde. Il club nerazzurro - evidenzia il Corriere dello Sport - ha preso il centrale Skriniar (22), l'attaccante Colidio (17) e il centrocampista Vecino (25), tre innesti con un'età media di poco superiore ai 21 anni e che vanno a inserirsi nel solco tracciato negli scorsi mesi quando erano stati messi sotto contratto Gabriel Barbosa (20), Joao Mario (24) e Gagliardini (23).
Sulla falsariga della strategia di cui sopra il club nerazzurro sta cercando di chiudere altri colpi baby: è il caso di Yann Karamoh (la differenza con il Caen è di 4 milioni tra domanda e offerta), di Julian Draxler, ventitreenne del Psg che i dirigenti nerazzurri chiederanno nell'ambito dell'operazione Joao Mario. E giovani sono pure Adrien Rabiot, il talento che fa impazzire sia Sabatini che Ausilio ma che lo sceicco non vuole cedere, e Serge Aurier (24), terzino destro che ha passaporto extracomunitario. Decisamente più vicino rispetto ai top player del Psg è Henrique Dalbert, ventitreenne del Nizza, ieri sera in panchina nel preliminare di Champions contro l'Ajax. Da oggi con l’arrivo degli intermediari la trattativa entrerà nella stretta finale e a giorni il brasiliano sarà a Milano per le visite. Ultimi ma non per importanza i nomi in rampa di lancio per l'attacco: Patrick Schick (21), Keita Baldé (22), e Anthony Martial (21). 

Sezione: Rassegna / Data: Gio 03 agosto 2017 alle 09:15
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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