Sono principalmente tre i punti di riflessione sviluppati da Mario Sconcerti oggi nel suo editoriale sul Corriere della Sera, il giorno dopo Inter-Empoli. "Incredibili gli spazi regalati all’Empoli nella prima mezzora, spazi ingenui, senza grammatica. Oscilla dentro l’Inter qualcosa della disaffezione incontrata a Bologna, un ritmo senza scopo, un abbandono nelle mani della gara senza un bisogno preciso di guidarla - scrive Sconcerti nell'analizzare la gara -. Poi il grande risveglio. Sapesse sempre riconoscersi, l’Inter sarebbe già una squadra di dimensione europee. Ha facilità nel fermarsi e nel ripartire, è forse l’unica italiana che può decidere da sola il proprio destino perché sa giocare di fretta e ha chi conclude".

Si parla quindi del grande mattatore, Martinez. "Lautaro è un uomo da 30 gol che non conosce ancora se stesso. Ha il miglior tiro breve che io conosca oggi in Europa. Quella è la sua casa, colpire al volo, in corsa, colpire subito. Strappa il tempo, rende imparabili i tiri semplici perché prende alle spalle".

Ultimo spunto quello riguardante la polemica sulla mancata contemporaneità tra le gare di Inter e Milan. "Che ci siano ora due giorni d’intervallo è un bisticcio importante dietro cui sembra nascondersi un grosso dilettantismo delle nuove televisioni. Messe accanto le partite di Inter e Milan sarebbero state un grande evento".

Sezione: News / Data: Sab 07 maggio 2022 alle 16:14
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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