Giuseppe Pancaro ha condiviso lo spogliatoio della Lazio per anni con Roberto Mancini e lo ricorda così: "Fermare Mancini? Sia ai tempi del Cagliari, quando ero compagno di Allegri, che in seguito quando ho affrontato il Mancio da avversario, esisteva solo un modo per passarla liscia: dovevi sperare che non fosse in giornata, nella classica domenica no. Roberto era un fuoriclasse, un talento puro davvero immarcabile quando era in forma".
 
Più sorpreso di vedere Mancini allenare l’Inter o Allegri sulla panchina della Juventus? 
"Sembra facile dirlo ora, ma io non sono stupito di nessuno dei due. Seppur diversi come caratteri, Max e Mancio sono stati due giocatori di grandissima personalità". 
 
Con Mancini, alla Lazio, ha vinto il suo primo scudetto. L’insegnamento più grande che le rimane dell’ex compagno? 
"Roberto era un trascinatore. In campo era immarcabile, però era importante anche nello spogliatoio: Mancini in quella Lazio portò la mentalità vincente. Mi ha insegnato molto da quel punto di vista". 
 
Da tecnico: l’aspetto che apprezza maggiormente di Allegri? 
"L’elasticità che ha dimostrato alla Juventus. Lo scorso anno non ha rivoluzionato una squadra vincente, ma ha inserito i suoi principi pian piano". 
 
Di Mancini? 
"E’ bravissimo a scegliere i talenti e a individuare quelli che sono bravi e funzionali alla sua idea di gioco". 

 

Sezione: News / Data: Ven 16 ottobre 2015 alle 22:20 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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