Finito nell'occhio del ciclone per aver intonato insieme a Marcelo Brozovic "Za Dom Spremni", un motto utilizzato dalle truppe fasciste croate, note come Ustascia, durante la Seconda Guerra Mondiale, Dejan Lovren ha respinto tutte le accuse che gli sono piovute addosso nelle ultime ore: "Da un mese, da quando siamo partiti per il Mondiale, non apro un giornale - le parole del difensore dello Zenit San Piertroburgo durante uno show andato in onda su Z1 -. So che tutta è pressione per me, per il mister e per i compagni; a oggi non ho aperto un solo giornale. Ovviamente tutti mi hanno detto cosa hanno scritto su di me. Il saluto fascista? Vergognatevi! Ho già preparato le denunce. Io rappresento il mio Paese e il mio patriottismo, non invoco mai la violenza e l'odio. Sì, ero mezzo ubriaco, ma anche felice per un motivo. Sono pronto per il mio Paese! Non posso dirlo? Rappresento il mio Paese e un popolo che potrebbe non avere voce. Se non posso farlo io, chi lo farà?". 

Sezione: News / Data: Sab 24 dicembre 2022 alle 13:57
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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