Come rivelato da The Times, il Manchester City ha avviato un’azione legale senza precedenti contro la Premier League scatenando quella che i colleghi oltremanica definiscono "la guerra civile nella massima serie del calcio inglese". La disputa sarà risolta dopo un'udienza arbitrale privata della durata di due settimane, a partire da lunedì 10 giugno; il risultato potrebbe alterare drasticamente il panorama del gioco professionistico con un impatto significativo sull'altra udienza, fissata per il prossimo novembre, quella delle famigerate 115 presunte violazioni dei regolamenti e delle regole finanziarie della Premier League da parte dei Citizens. Quell’udienza, che dovrebbe durare sei settimane, potrebbe portare a ingenti multe per i proprietari del club e forse anche alla retrocessione per la squadra di Pep Guardiola.

Tornando all’udienza più vicina, l'edizione online del quotidiano britannico riferisce che il City tenterà di porre fine alle regole dell’Associated Party Transaction (APT) della Lega, ritenute illegali, chiedendo i danni alla PL. Introdotte nel dicembre 2021 per effetto dell’acquisizione del Newcastle United da parte di PIF, le regole sono progettate per mantenere la competitività del campionato inglese, impedendo ai club di gonfiare accordi commerciali con società legate ai loro proprietari. Le regole impongono che tali transazioni debbano essere valutate in modo indipendente per essere di “equo valore di mercato” (FMV). Una regola che il City, in un documento di 165 pagine, definisce 'discriminatoria', introdotta dalla 'tirannia della maggioranza' per fermare il loro monopolio sportivo nel torneo. 

Sezione: News / Data: Mar 04 giugno 2024 alle 17:28
Autore: Mattia Zangari
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