"La Federcalcio è autoritaria come dice Casini? Inizierei con un sorriso, ma l'argomento è serio. Mi ha sorpreso in modo particolare questa affermazione, è stata una mancanza di rispetto istituzionale. Dovremmo essere un po' meno scostumati". Così Gabriele Gravina, presidente della FIGC, all'evento 'il Foglio torna a San Siro'. 

Serie A come la Premier?
"C'è una strategia evidente annunciata all'interno del Consiglio Federale. Quando si parla di autonomia, bisogna capire come certi personaggi facciano parte del Consiglio, dell'assemblea... Si parla di autonomia, ma quest'ultima è legata al rispetto. Gli arbitri sono professionisti dal 1° luglio 2023, bisogna studiare le cose. Facciamo i complimenti al nostro assetto tecnico, agli otto arbitri che andranno all'Europeo. Il capo degli arbitri mondiali si chiama Collina, Rosetti è il capo degli arbitri europei. I migliori arbitri vengono chiamati in Turchia e in Grecia. Il 15% degli arbitri dirigono partite in competizioni internazionali rispetto alle altre nazioni. Se mettiamo in discussione l'autonomia della giustizia sportiva, è un'offesa a dei professionisti".

Avete presentato un piano strategico del calcio che ha avuto dei consensi a marzo, come mai questa litigiosità con la Lega Serie A? 
"Starei attento a parlare di litigiosità tra FIGC e Lega Serie A. Con molti presidenti ho un ottimo rapporto, poi se parliamo dei soggetti che volevano gestire il calcio a proprio piacimento io non posso farci niente. Mi riferisco a Lotito e a chi accompagna il processo del 'lotitismo'". 

Quali sono le aspettativa per l'Europeo?
"L'obiettivo fondamentale è riconsegnare l'entusiasmo che avevamo donato nel 2021, andato via via scemando. L'abbiamo ferito con la mancata qualificazione al campionato del mondo in Qatar, ora abbiamo il dovere di restituire l'entusiasmo". 

Sezione: News / Data: Mer 24 aprile 2024 alle 10:55
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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