Intervenuto nel corso del forum organizzato da Lega Pro e Sportium, Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha fatto il punto della situazione sul tema degli stadi, dopo l'approvazione del Recovery Plan: "Sappiamo che sul piano delle infrastrutture abbandonando per un attimo l'incoraggiante inversione di tendenza degli interventi sugli stadi determinato dall'Europeo Under 21 del 2019, che ha prodotto un investimento di circa 30 milioni di euro. A parte questa piccola parentesi il quadro è particolarmente poco confortante. Dal 2010 al 2020 in Europa sono stati realizzati 153 stadi, in Italia 3 stadi: Juventus, Udinese e Frosinone, intercettando solo l'1% di quel potenziale investimento prodotto in Europa. Noi abbiamo stadi con una età media di 61 anni con una percentuale del 48-52% di posti coperti, in solo il 12% vengono utilizzate fonti rinnovabili e solo il 9% non risulta di proprietà pubblica. Mi auguro che in futuro possano presentarsi nuove modalità di approccio anche strategiche nel progetto di innovazione e costruzione di nuovi impianti. Non so se il Recovery sarà in grado da solo di generare quell'effetto positivo che tutti si aspettano".

Gravina aggiunge: "Ho la netta sensazione che dobbiamo dare qualche spunto in più, come mondo del calcio dobbiamo ingegnarci in rapporti relazioni più operativi e pragmatici con l'Istituto del credito sportivo e forse dobbiamo interfacciare ancora in maniera più costruttiva con le forze politiche. Le forze politiche sanno che questa nuova forma di investimento all'interno del mondo dello sport, della politica di rinnovamento degli stadi in Italia, può comportare investimenti per 4,5 miliardi di euro per i prossimi 10 anni con la creazione di circa 25mila nuovi posti di lavoro e un gettito fiscale di circa 3 miliardi di euro". 

VIDEO - ATTACCO INTER, SPUNTANO DUE NOMI NUOVI: UN EX INTER E UN VECCHIO OBIETTIVO 

Sezione: News / Data: Mer 23 giugno 2021 alle 21:48
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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