Juve-Inter 2-0 è stata la vittoria simbolo della filosofia del di Allegri. "Più Allegri di così si muore - scrive Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport -. Con la maiuscola perché è stata l’apoteosi del calcio di Max: vittoria fondata sulla difesa, imbattuta in campionato per la quarta partita consecutiva, come non succedeva dal dicembre 2018; resistenza passiva e sofferta nel primo tempo, senza tiri in porta, contro un’Inter padrona del gioco; fiducia cieca nel contropiedone della gloria che infatti è arrivato grazie alle gambe veloci di Kostic, che prima ha mandato in gol Rabiot e poi il giovane Fagioli, al secondo squillo consecutivo. (...). Ma bianconeri allegri anche con la minuscola, perché con la quarta vittoria consecutiva si portano oltre l’Inter, a 10 punti dal Napoli. Troppi, al momento, per come gioca il Napoli e per come non gioca la Juve, al di là del cuore".

L'altra faccia della luna, quella scura nella serata torinese dell'Allianz Stadium, è di Inzaghi: "L’Inter cade dopo quattro vittorie di fila, quinto tombolone in 13 partite: troppi - scrive il giornalista -. Nell’anno dello scudetto era stata sconfitta solo tre volte in tutto il torneo. Aveva la partita in pugno e se l’è lasciata sfilare per un calo di tensione imprevedibile e imperdonabile nel momento chiave della stagione con tanti punti da recuperare. Cinque palle gol sprecate per mancanza di cattiveria, palloni persi con leggerezza, agonismo mai all’altezza degli avversari. I primi a tradire sono state le stelle: Lautaro (due gol divorati), Barella (palla persa sul primo gol), De Vrij e Skriniar, molli e imprecisi. Inzaghi non è riuscito a incidere, né con i cambi, né con altro. A 11 punti dal Napoli, l’Inter può ragionare solo di zona Champions". 

Sezione: News / Data: Mar 08 novembre 2022 alle 01:30
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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