Il derby sarà sempre una gara speciale per Ivan Ramiro Cordoba. Non solo perché è il derby, ma anche perché proprio un Inter-Milan fu l'ultimo suo capitolo della carriera da calciatore. Nel corso dell'intervista rilasciata a SportWeek, della quale vi abbiamo già riportato un primo stralcio, il nuovo team manager nerazzurro ricorda quella serata: "Perché ho annunciato il ritiro all'ultimo? Perché non volevo che ci dimenticassimo della partita parlando della mia ultima partita. La decisione è arrivata la settimana stessa di quel derby, dopo una visita al ginocchio decisiva per capire quali erano le possibilità di continuare a fare il calciatore". Di quella stracittadina, vinta dall'Inter per 4-2, Cordoba ricorda tutto: "Fu un'emozione unica e incredibile, i miei compagni scesero in campo tutti con la mia maglia, la mia famiglia era presente al gran completo e il presidente venne in campo ad abbracciarmi. E poi la vittoria con il Milan. Fu una serata perfetta". 

Dopo quella gara, la sua nuova vita da dirigente: "Prima presi tempo per capire cosa fosse meglio per me, soprattutto per provare a immaginarmi in un nuovo ruolo. A quel punto decidere di lavorare per la società è stato facile. La forma? Sarò andato in palestra quattro volte in sette mesi! Mi aiuta il fisico che resiste e non ingrassa, ma so che presto dovrò rimettermi a correre". Cosa è cambiato nella vita di Cordoba? "Non molto, stando vicino alla squadra vedo allenamenti e partite, poi c'è la programmazione, alla fine sono più impegnato di prima. Fortuna che riesco quasi sempre a portare e prendere i miei figli da scuola. Se ero già pronto? Già l'anno scorso, senza sapere nulla di come sarebbe finita la mia carriera, frequentai un corso di management sportivo alla Bocconi".

Cordoba racconta poi i suoi debutti da team manager: "Già al ritiro mi sembrava che ci fosse un abisso tra giocatore e dirigente. Per paura di sbagliare, andavo a letto alle due e mi svegliavo alle sei... La prima dalla panchina? Forse è stato più semplice, parlo coi giocatori come ho sempre fatto. E' il lavoro fuori ad essere molto più complesso, lì quando ho dei dubbi mi lascio guidare dall'istinto". Sul feeling con il tecnico Andrea Stramaccioni Cordoba spiega senza indugio: "E' ottimo, sin qui abbiamo condiviso in piena sintonia tanti stati d'animo, momenti soddisfacenti e altri più difficili. Penso sia la persona giusta per questa Inter". Ma c'è stato un episodio che ha rafforzato questo affiatamento? "Sono tanti, ma mi piace tenerli segreti. A unirci più di tutto è la condivisione di intenti. Vogliamo la stessa cosa, il bene della squadra".

Sezione: News / Data: Sab 23 febbraio 2013 alle 10:13
Autore: Christian Liotta
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