"Quando io passai dal Milan all’Inter, non lo feci per denaro, ma per necessità: quando retrocedemmo per la seconda volta, nell’82, Bearzot mi disse che avrei rischiato di perdere la Nazionale, perché gli impegni azzurri si sovrapponevano a quelli in B. La Fiorentina mi offriva di più, io preferii guadagnare meno andando all’Inter. Calhanoglu ha fatto l’opposto, mi pare...". Così Fulvio Collovati intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Sorpreso?
"Non capisco la scelta, visto che tra le due offerte c’è un milione di differenza. Restare nel club in cui si è affermato sarebbe stato saggio, e poi avrebbe giocato la Champions anche in rossonero...".

A proposito: il Milan che tiene il punto sugli ingaggi non rischia di arrivarci indebolito?
"Non necessariamente, il caso Atalanta dimostra che si può fare strada anche senza stipendi folli. Al Milan hanno scelto un modello che sposo in pieno e che dovrebbe essere da esempio. Poi è chiaro, bisogna valutare su chi investire di più a livello di ingaggio".

Calha non rientrava nella schiera?
"Un ottimo giocatore, ma chi ti fa fare il salto di qualità sono i Baresi, i Maldini...".

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Sezione: News / Data: Mar 22 giugno 2021 alle 19:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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