"Siamo di fronte ad una situazione complicata che da anni denunciamo, anche a livello internazionale tramite il nostro sindacato mondiale FIFPro". Il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, Umberto Calcagno, è intervenuto sul tema dei calendari intasati, delle troppe partite e della salute dei calciatori da tutelare: "Sono tutti argomenti sui quali non ci dovrebbe essere scontro ma unità di intenti - ha detto il numero 1 Aic, a 'La politica nel pallone' su GR Parlamento -, perché se non tuteliamo la salute dei top player avremo probabilmente più introiti nel breve periodo ma alla lunga uno spettacolo più scadente. La situazione non può essere risolta solamente a livello domestico, ma dobbiamo mettere allo stesso tavolo FIFA, UEFA, Leghe e FIFPro. Nessuno ha interesse a ostacolare l'arrivo di nuove risorse nel sistema, ma bisogna capire come ridistribuirle meglio, tutelando al contempo quei calciatori che oggi arrivano a disputare fino a 70 partite all'anno".

Riguardo al tavolo federale sulle riforme Calcagno ha poi proseguito sottolineando che "non è tagliando il numero delle squadre che si risolve il problema di sostenibilità. A mio avviso abbiamo imboccato la strada giusta, perché si parla di riforme con l'obiettivo di risanare il nostro sistema a livello economico, varando norme più rigide in fase di ammissione ai campionati e pensate in maniera programmatica, per capire chi oggi può realmente fare calcio". 

Sezione: News / Data: Mar 27 febbraio 2024 alle 04:30 / Fonte: ANSA-TMW
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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