Esattamente 29 anni fa, a Nkon in Camerun, veniva al mondo uno dei migliori bomber che, negli ultimi 20 anni, ha calcato i campi da gioco, europei e mondiali. Il suo nome è Samuel Eto’o; migrato giovanissimo in Spagna ( a soli 16 anni è già della Cantera del Real Madrid) Samuel Eto’o, passato poi ai nemici giurati dei madrileni, il Barcellona, è diventato quel bomber cinico, ambizioso, lavoratore e soprattutto vincente, che oggi veste i colori dell’Inter. Infatti dopo 2 Champions League, 2 Coppa del Re, 2 Coppa Catalunya, 2 Supercoppa di Spagna e 3 Campionati di Spagna, con la maglia azul grana, il camerunese è stato uno dei protagonisti dell’operazione di mercato più importante dell’intera sessione estiva del 2009, quella che ha visto Zlatan Ibrahimovic vestire la maglia dei campioni spagnoli e Samuel quella dei campioni d’Italia. Dopo un inizio abbastanza promettente, fatto di 10 centri tra Campionato, Supercoppa e Champions League, complici tanti fattori, Samuel è improvvisamente entrato in un tunnel. Lungi da noi criticare un campione di questo calibro, a cui va il massimo rispetto per sacrificarsi per la squadra da grande professionista, nel dimostrare una grande fame di vittoria che pochi hanno, soprattutto dopo anni di vittorie nella squadra più forte del mondo, ma adesso giunti al curvone, al Turning Point stagionale, servono anche i suoi gol, quei gol pesanti, quei gol che hanno convinto Massimo Moratti a cedere Ibra, poco avvezzo al palcoscenico europeo.

Eto’o, encomiabile per il lavoro che fa per la squadra, è però a secco da ben 79 giorni, da quel 20 dicembre, quando decise la gara contro la Lazio; un digiuno lungo per chi come lui, nelle 196 presenze in blaugrana ha messo dentro 130 volte il pallone, una media vicina allo 0,7 gol a partita. I tifosi nerazzurri comunque lo aspettano, d’altronde stiamo parlando di un grande campione che oggi raggiunge le 29 primavere e che spera di farsi ( e fare ai tifosi nerazzurri) un grande regalo, magari con un ritardo di una settimana, magari in Inghilterra, a Londra, località Stamford Bridge, un posto che è il suo habitat naturale, dove mettere a segno quel gol che ha purtroppo fallito all’andata a Milano, quel gol che potrebbe decidere e cambiare la sua annata e quella dell’Inter, che vuole regalarsi ( e regalare ai suoi tifosi) trofei pesanti. Ma fino a quel momento, auguri Samuel, professionista incredibile e bomber infallibile..

Sezione: News / Data: Mer 10 marzo 2010 alle 21:30
Autore: Alberto Casavecchia
vedi letture
Print