Tre punti in due partite. Contava farli con l'Empoli e lo Spezia non ha sbagliato, mentre l'impegno di questa sera era oggettivamene molto complicato. Luca Gotti, tecnico dei liguri, s'è concesso ai microfoni di Sky Sport in seguito alla sconfitta contro l'Inter: "Non sono molto contento del primo tempo poiché avevamo preparato opzioni diverse in fase difensiva, che poi non siamo riusciti a completare. La catena di destra continuava a scappare e ci faceva schiacciare 15 metri più del dovuto, anziché salire in pressione in alcune situazioni. Già di fronte avevamo una squadra forte, se poi facciamo anche meno dal punto di vista qualitativo di quel che possediamo nel bagaglio, allora diventa difficilissimo".

La partita che avete provato a fare dice che nel secondo campionato, lo Spezia vorrà essere una di quelle squadre che attaccano, non che si difendono.
"Non è sempre così. Al di là della filosofia di squadra, ci sono momenti di campionato e di partite in cui si possono fare certe cose, altre no. Il punto di equilibrio è difficile da trovare, ma serve raggiungerne uno virtuoso. Non posso essere contento della mia squadra per la prestazione di oggi".

Sorpreso in negativo più dall'atteggiamento che avete avuto con la palla?
"È ovvio che non tolgo meriti ad una squadra fortissima come l'Inter, che sfrutta tutte le indecisioni che gli avversari gli concedono. C'è un percorso di 38 partite da costruire con equilibrio e perseveranza. Ogni gara dobbiamo fare un passo in più".

Il percorso lo costruisce anche con il dialogo. L'abbiamo vista dialogare nel prepartita con Nzola. Quali corde sta toccando per plasmare la struttura?
"Io da sempre, come tutti gli allenatori, ritengo che ci sia l'uomo prima del giocatore. È importantissimo relazionarsi prima con la persona. Se il pensiero dell'allenatore è solo quello tecnico e tattico, si tralasciano aspetti individuali ed emotivi che fanno la differenza".

Sezione: L'avversario / Data: Sab 20 agosto 2022 alle 23:15
Autore: Niccolò Anfosso
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