Al termine della partita pareggiata contro l'Inter, Sinisa Mihajlovic, allenatore del Torino, si presenta davanti ai cronisti presenti nella sala stampa di San Siro per commentare l'esito del match. FcInterNews.it, presente col proprio inviato, vi riporta le parole del tecnico granata:

Il 50% della copertina lo merita Iago Falque, il resto per Burdisso.
"Non voglio parlare di singoli, tutta la squadra è stata brava. Oggi abbiamo fatto una partita quasi perfetta, abbiamo contenuto l'Inter senza rinunciare a giocare anche quando siamo andati in vantaggio. Purtroppo non siamo riusciti a raddoppiare, senza riuscirci. Ho però visto il Dna del Toro che a volte ci è mancato. Non è un caso che recuperati gli infortunati, la squadra ha recuperato smalto. Tutti oggi hanno fatto bene, se uno non l'avesse fatto non sarebbe uscito questo risultato".

Ha impostato la squadra coi tre centrocampisti, si può insistere su questa strada o dipenderà dai fattori esterni?
"Abbiamo passato un mese difficile, non ci sono state squadre superiori sul piano tattico a noi ma ci è mancato qualcosa. A quel punto ho deciso di mettere un centrocampista in più per avere più copertura. Ma non ci sono moduli che ti fanno vincere o perdere; serve spirito, rabbia, voglia, e questo noi lo abbiamo messo. Questo perché abbiamo recuperato gli infortunati e quindi abbiamo potuto cambiare modulo, vediamo come andrà in futuro; magari torneremo a giocare col 4-2-3-1 ma per ora va bene così".

Burdisso oggi debutta in stagione e fa un partitone, una battuta?
"Nico è un leader naturale, so cosa può darmi; l'ho fatto giocare perché se lo merita. Avevo i terzini infortunati e l'ho fatto provare anche come terzino, poi quando sono tornati gli infortunati l'ho riprovato come centrale. Oggi era l'occasione giusta anche perché lui ha giocato qui, sapendo che gli attributi ce li ha ho deciso di farlo giocare. Ero convinto che avrebbe fatto bene".

Torino sorprendente, carattere e manovra sono stati ottimi malgrado un avversario come l'Inter. Inizia un nuovo campionato?
"Se manteniamo questo spirito, con il Dna del Toro e giocando con questa personalità, mantenendo equilibrio e sacrificandoci tutti e undici possiamo toglierci qualche soddisfazione. Siamo ritornati sulla strada giusta, magari ho sbagliato io qualcosa perché ho dato loro troppa responsabilità. Sono bravi ragazzi, non c'è uno che li prende e li attacca al muro e allora sono tornato alla fase uno, comportandomi nella mia maniera ma con tutto il rispetto. Forse anche loro avevano bisogno di questo, se non ti arrabbi non è detto che ti vogliano bene. Ci siamo sempre allenati bene, ero fiducioso prima e ora di più. Quando si lavora così, poi alla fine esci":

Può essere la partita che dimostra che Inter e Torino possono arrivare alle due coppe?
"Sì, l'Inter è costruita per la Champions noi per andare in Europa. Il campionato è lungo, se l'Inter continua così e noi facciamo quello che abbiamo fatto nelle due settimane. Ci credo sempre"..

Petrachi le ha fatto i complimenti?
"Ma io non ho mai avuto problemi con nessuno, ci siamo detti tutto e su quello che ha detto poteva avere ragione. Ho lasciato troppa responsabilità. Purtroppo o per fortuna non ci sono i giocatori che fanno quello che avrei fatto io una volta, ora abbiamo acquisito una certa mentalità; all'inizio le cose andavano bene, poi dopo Verona qualcosa si è inceppato e allora siamo tornati alle basi. Ora abbiamo recuperato gli infortunati e lo spirito, non a caso abbiamo fatto 4 punti in 2 partite".

Era l'Inter che si aspettava?
"Sì, una squadra forte che giocava in casa davanti a 70mila prsone e aveva entusiasmo. Non esistono però squadre senza difetti, quindi l'abbiamo preparata così, sapendo che potevamo fare male".

Sezione: L'avversario / Data: Dom 05 novembre 2017 alle 15:27 / Fonte: Dall'inviato a San Siro
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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