Smaltita la delusione per il Mondiale in Sudafrica, perso in finale, l'obiettivo di Wesley Sneijder con la maglia della Nazionale olandese diventa ora il prossimo Europeo in programma in Polonia e Ucraina. E' questa la meta dichiarata del fantasista olandese dell'Inter, intervistato dal mensile locale ELF Voetbal, intervista della quale vi abbiamo offerto un'anticipazione nei giorni scorsi e che ora siamo i primi a proporvi in Italia. Dopo l'undici a zero rifilato al malcapitato San Marino, a Wesley viene chiesto se questa a suo dire è la migliore Nazionale oranje di sempre. Lui replica: "Non so. Dovremo dimostrarlo coi fatti. Siamo una squadra che non teme nessuno, e possiamo conquistare qualcosa; se ricordate il Mondiale 2010, abbiamo dimostrato di essere una squadra compatta, fatta di giocatori che si rispettano l'un l'altro e che può creare qualcosa di bello per il futuro. Con questo spirito dobbiamo guardare al futuro". E il futuro immediato porta inevitabilmente a Polonia e Ucraina, sedi del prossimo torneo continentale: "Con questo gruppo dobbiamo andare per centrare la vittoria, perché le possibilità sono alte".

Per Sneijder c'è anche l'opportunità di entrare a breve termine tra i top 10 della storia dei Paesi Bassi per numero di presenze con la maglia della Nazionale arancione: "Ho sempre posto dei traguardi per me stesso; quando ero all'Ajax volevo entrare in prima squadra per poi arrivare in Nazionale, dove sono arrivato presto. Il mio passo successivo è stato cercare un grande club, e il mio sesto senso mi diceva di puntare verso la Spagna, Real o Barcellona. Dopo aver raggiunto anche questo traguardo ho cercato ulteriori stimoli". Come la Champions League, vinta con l'Inter 2010: "Quando ho visto Kluivert con la Coppa in mano mi son detto: 'La voglio anch'io'. E grazie all'Inter ci sono riuscito. Ho raggiunto tutti i miei obiettivi a livello di club, ora voglio vincere qualcosa con la Nazionale ma ovviamente voglio vincere ancora qualcosa con il mio club. Vincere titoli è una cosa alla quale non ti abitui mai".

A proposito dello scontro Barcellona-Real Madrid che potrebbe, secondo alcune voci, minare gli equilibri della Nazionale spagnola, Wesley si dice scettico: "I calciatori vanno sempre d'accordo tra loro. Guardate me e Van Bommel: io gioco nell'Inter, lui nel Milan, eppure quando siamo in Nazionale non ci vedete litigare. Poi, quando ero all'Ajax e dovevamo viaggiare per gli impegni della Nazionale, andavamo noi a prendere i giocatori del Feyenoord; insieme siamo andati avanti, quando affrontavamo le finali ognuno dava il massimo; e al ritorno sul pullman era divertimento per tutti". E a proposito sempre di Nazionale, Sneijder si spende in favore della conferma di Van Marwijk come ct dell'Olanda: "Credo che la Federazione sia intenzionata a confermarlo; sarebbe una gran cosa, una decisione logica. Ma non credo sia compito dei giocatori discuterne".

Wesley si dice infine sempre ben intenzionato a spiegare ai giocatori più giovani come coprire un certo ruolo in campo. E parlando di giovani olandesi, il discorso cade sul fratello Rodney, ora all'Utrecht in prestito dall'Ajax, e che ha avuto il piacere di festeggiare dal vivo quando questi ha segnato il suo primo gol in Eredivisie: "Era bellissimo, molto entusiasta. Io gli ho detto di restare calmo, è giovane e gioca di fronte ad un pubblico molto caldo. Gli ho detto di giocare sempre in maniera semplice, e i risultati arriveranno. Se mi somiglia? Non ci faccio caso, non faccio attenzione a come gioco per cui non so dirlo. Lui ha qualità e voglia di dimostrare all'Ajax che ha sbagliato a cederlo in prestito. Ho sostenuto la sua scelta di andare all'Utrecht, del resto ad Amsterdam si è comportato sempre bene ma non gli è stata data una vera opportunità. Quindi questa era la migliore scelta per la sua crescita. Segnare un gol non lo fa diventare subito un top player, ma ha avuto comunque un debutto eccezionale".
 

Blagoj Trifunov - Christian Liotta

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 09 ottobre 2011 alle 13:00
Autore: Blagoj Trifunov
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