Dopo la presentazione fatta dalla sala stampa del Suning Training Centre di Simone Inzaghi e Marcus Thuram, è la volta del tecnico dell'Atletico Madrid, Diego Simeone. Il Cholo, durante la conferenza stampa della vigilia di Inter-Atletico Madrid, match valido per l'andata degli ottavi di finale di Champions League, ha analizzato il match di domani dalla sala stampa di San Siro. Di seguito le sue dichiarazioni: 

Sul suo passato all'Inter e sugli amici come Javier Zanetti:
"Ho un grandissimo ricordo della gente, che mi ha voluto molto bene. Ho dato tutto quello che avevo qui e domani sicuramente proverò tante emozioni come è successo a Roma con la Lazio". 

Domani avrete il modo di dimostrare che avete alzato il vostro livello:
"Dobbiamo pensare che l'Inter è tra le quattro-cinque migliori d'Europa al momento e lo sta dimostrando in campionato e come hanno giocato l'anno scorso in Champions anche in finale col City. Mi piace molto come gioca e non lo dico perché la affronteremo domani: è concreta, gioca in modo semplice come intendo io, giocano di squadra, che è molto importante. Domani si giocherà molto sui contrasti, chi ne vincerà di più vincerà la gara".

Domani sarà la partita più difficile delle ultime stagioni?
"Beh, abbiamo incontrato, in Liga e in Coppa, anche il Real Madrid che ha un livello simile".

C'è qualcuno nel centrocampo dell'Inter che ti ricorda i tuoi giocatori?
"No, guardo i miei giocatori. Non gli altri. In difesa sono tutti molto bravi, fanno tutti molto bene".

Su Llorente in attacco. Può essere la chiave?
"È vero che ha caratteristiche diverse degli altri attaccanti, è più vicino a Correa magari, ma non è attaccante di ruolo come Depay o Morata. Ma vedremo domani. Oggi penseremo a come prepararla e domani vedremo".

La tattica vista contro la Lazio può togliere certezze all'Inter?
"Noi giochiamo in conseguenza ai giocatori che mettiamo in campo. Cerchiamo di fare il nostro gioco anche in base all'avversario. Ogni partita chiede qualcosa di diverso e cercheremo di fare sempre ciò che ci immaginiamo ci chieda la partita".

Un ricordo di Zamorano e della Coppa UEFA vinta nel 1998:
"Innanzitutto il passaggio che gli ho dato è stato straordinario. Questo ci ha portato a quella finale. Ho un bellissimo ricordo di Ivan e della vittoria di quella Coppa". 

Ha parlato tanto dell'avversario di domani, ma siete l'Atletico. Si può dire che siete nella vostra versione migliore?
"Abbiamo bisogno di giocare con intensità, la stessa avuta in Copa o col Las Palmas e ora abbiamo un avversario nel loro grandissimo momento. Sappiamo che dobbiamo prenderci dei rischi ma pensiamo di potercela fare".

C'è un giocatore che ruberebbe all'Inter?
"Il portiere. Se potessi toglierei lui per segnare più facilmente" (ride, ndr). 

Che giocatore e compagno era Inzaghi? E immaginavi per lui questo futuro?
"Con lui parlavamo molto di calcio, aveva fame di calcio. Era già un allenatore, aveva qualcosa dell'allenatore dentro di sé e domani lo ritroverò di nuovo. Gli voglio bene, sono contentissimo per quello che sta facendo all'Inter. Simone è un grandissimo tecnico che sta gestendo molto bene un gruppo di ragazzi che lo segue moltissimo".

È un rimpianto non aver preso Lautaro? Si aspettava questa grande crescita?
"Quando sono ragazzi giovani che partono per l'Europa come ha fatto lui e qualcun altro che è all'Inter ma poteva venire da noi è perché alla lunga sono forti. Non è venuto da noi, ma sono contento per lui perché è argentino e perché sta facendo bene all'Inter".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 19 febbraio 2024 alle 20:28 / Fonte: Dall'inviata a San Siro, Egle Patanè
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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