Il nuovo capitano nerazzurro senza freni, senza segreti, a 360° con il mondo Inter. Da piazza Carera di Pinzolo Andrea Ranocchia risponde alle domande dei tifosi e FcInterNews rende partecipe tutto il popolo nerazzurro con le dichiarazioni testuali del numero 23, coinvolgendo anche gli appassionati che non sono presenti in Val Rendena, sede del ritiro dell'Inter. In questa particolare serata il popolo interista si trasforma in una folta schiera di giornalisti, avendo la possibilità di 'intervistare' il nuovo leader di Walter Mazzarri.

RIVIVI LA SERATA IN COMPAGNIA DI ANDREA RANOCCHIA

Ranocchia conclude la serata: "Ci vediamo a San Siro, ci toglieremo grandi soddisfazioni!".

Interessamento della Juventus - "C'è sempre stata stima con Antonio Conte, ma la mia squadra è l'Inter e lo è sempre stata. Ecco perché sono rimasto, sono interista".

Obiettivo stagionale - "Da interista è quello di vincere. Non ho mai iniziato un campionato pensando di non arrivare al massimo. Il fine è quello di vincere tutte le competizioni a cui si partecipa".

Esultanza in caso di gol - "Ne faccio pochi, quindi non ho mai preparato niente di particolare. Reagirei naturalmente".

Commento su Dodò - "E' molto bravo, ma non mi ha mai fatto un tunnel! Ha voglia di mettersi in mostra, è quello che ci serve".

Mourinho o Mazzarri? "Non ho mai lavorato con il portoghese".

Yann M'Vila - "Ha rifiutato tanti soldi per venire qui e per mettersi in gioco. Questo vale di più di tantissime altre cose".

Walter Samuel, doti da 'rubare' - "La grinta e la voglia di non mollare mai. A quelli che mi reputano molle voglio dire che migliorerò anche in quello".

Situazione sentimentale - "Sono fidanzato da circa 5 anni".

Le vacanze appena trascorse - "Ero in Brasile con la Nazionale, poi dopo sono andato a New York, New Orleans e successivamente mi sono concesso un po' di mare, anche se non è stata molto divertente. Non mi piace stare fermo, preferisco visitare".

Il vice capitano - "Nagatomo, credo che sarà lui".

Il giocatore che grida maggiormente - "Direi che sono già abituato ad essere leader. Termino quasi tutte le partite senza voce. Devi farti sentire in ogni zona del campo". 

Vidic e la difesa - "Diciamo che la fase difensiva coinvolge tutta la squadra. Tutti devono essere partecipi, si difende e attacca insieme. Noi difensori stiamo bene, Nemanja porta esperienza e trofei, darà una mano a tutti quanti".

Il consiglio di Zanetti e la pressione - "E' arrivato tutto gradualmente. Prima sarebbe stato diverso, ma ora sono pronto. Poi, giocando con grandissimi campioni, ho acquisito qualcosa. E' come un bicchiere che diventa colmo pian piano. Adesso starà a me dare agli altri e aiutarli". 

Significato della maglia numero 23 - "Quando Materazzi ha smesso mi ha spiegato che gli avrebbe fatto piacere che fossi io quello che avrebbe dovuto indossarla. Io ho accettato subito, lui è un amico, lo sento spesso e mi è sempre stato vicino. Quando dovevo venire all'Inter mi diceva che dovevamo vincere tutto. Adesso tocca a me. Cambiasso? Mi hanno scritto tutti, anche Samuel. Il Cuchu è tatticamente molto intelligente. Tutti mi hanno dato qualcosa".

Compagno e avversario più forte - "L'anno scorso abbiamo incontrato in estate il Real, quindi dico Cristiano Ronaldo. Invece all'Inter dico lui: Diego Milito. Ero contento che giocasse con me".

Gusti musicali - "Un po' tutto, in particolare Jovanotti. Mi piace sia come artista che come persona. Non sbaglia mai interventi e ho avuto la fortuna di conoscerlo. Intonare una sua canzone? No, no! (ride, ndr). Zanetti? Lui era più bravo di me a cantare".

Commento su Handanovic - "Non ho mai visto un lavoratore come lui. Professionista formidabile e per fortuna è il nostro portierone".

Scatta il coro 'Chi non salta rossonero è!".

Emozioni al Meazza - "Le emozioni sorgono prima dell'arrivo allo stadio. Durante il match non cambia nulla rispetto a quando sei piccolo. E' un gioco anche ora".

Giorno della nascita di Facchetti, arriva l'invito da parte di un tifoso di onorare la fascia - "E' quello che farò, onorerò la fascia e tutto quello che rappresenta l'Inter".

Cambiamenti dal momento dell'arrivo a Milano - "Mi sento più responsabilizzato, ma non mi spaventa. Con tutti i modelli che ho avuto non mi preoccupo. Mi sento pronto".

Cena offerta da Andrea - "E' stato il mister che ha deciso di offrire dopo la partita contro il Trentino Team, non io! Io lo farò quando torneremo a Milano. Mazzarri ha fatto un bel gesto invitandoci tutti. La prossima volta? Non saprei! (ride, ndr)".

Sogno da bambino - "Ovviamente quello di diventare un calciatore. Ci ho provato da subito, ma sinceramente non avrei mai pensato di riuscirci. Non ho mai pensato ad altro. I miei genitori? Non sanno nemmeno le regole del gioco. Mio padre non ha mai visto una partita di calcio a parte le mie. Mia mamma, invece, giocava a basket".

Consigli ai giovani da capitano - "Il vecchio 'nonnismo'? (ride, ndr). Cerco di aiutare tutti, ma a livello caratteriale. Tatticamente ci pensa il mister. Io provo a far capire cosa vuol dire essere interisti, spero che lo capiscano al più presto tutti quanti".

Commento tecnico su Jonathan - "Può migliorare ancora. Quando è arrivato era in grandissima difficoltà, mentre ora è cambiato totalmente. E' diventato molto importante e mi auguro che possa migliorare sempre di più".

Il miglior momento all'Inter - "Quando abbiamo vinto a Monaco con il gol di Pandev alla fine. Bellissima rimonta, clima fantastico e abbiamo passato il turno contro una grande squadra. Ma arriveranno altre soddisfazioni...".

Il miglior difensore - "Mi sono sempre ispirato a Nesta, anche se è dell'altra sponda del Naviglio".

Capitano al quale ti ispiri - "Pupi (Zanetti, ndr). Lui mi ha insegnato tantissimo. Il gruppo del Triplete ha dato tutto e ho imparato dai migliori. Trasmetterò i loro valori ai giovani. Conosco l'essenza nerazzurra dopo tanti anni che sono qui. Mi sono sentito ieri sera con Zanetti e mi ha chiamato 'Capitano', mi ha fatto effetto. E' stato un onore giocare con lui".

Su Pinzolo - "Tifosi appassionati, fanno tanti chilometri per sostenerci. Anche nei momenti di difficoltà ci siete, siete la nostra forza".

Il compagno con il quale passi più tempo - "Andreolli, Kovacic e tanti altri. Siamo un bel gruppo. Marco, poi, lo conosco da tanto tempo".

ll compagno più pazzo - "Jonathan! (ride, ndr)".

Benvenuto Andrea - "Abbiamo lavorato tanto con tantissimi tifosi che ci hanno caricato. Il mister vuole una squadra che non molli di un millimetro. Ha ragione, vogliamo tornare grandi, sia per noi che per tutto il popolo interista. Vogliamo realizzare i nostri e i vostri sogni".

21.19 - Sale sul palco Andrea Ranocchia, il nuovo capitano dell'Inter.

21.17 - Il direttore di InterChannel Roberto Scarpini presenta la serata spiegando le modalità di questa particolare intervista che si svolgerà tramite il social network Twitter.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 18 luglio 2014 alle 22:04 / Fonte: InterChannel
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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