Indubbiamente, quella di domani contro la Roma sarà per lui una gara speciale. Ecco le parole e le sensazioni  di Claudio Ranieri, tecnico dell'Inter, alla vigilia del match coi capitolini, nella conferenza stampa odierna ad Appiano Gentile.

Che effetto fa tornare a Roma?
"A livello umano è sempre bello tornare, ho avuto anche la fortuna di allenarla, ma ora dobbiamo guardare avanti. Sarà una bella partita, importante per entrambi. Loro attaccano e creano molto ma concedono molto e dovremo stare attenti a sfruttare ciò che concedono".

Dopo la sconfitta di Napoli è cambiato un po' il corso dell'anno
"E' normale, non si può vincere sempre. E' fisiologico, per cui dobbiamo lavorare e riprendere quel cammino. Preoccupato? Non lo ero quando sono arrivato, figuriamoci adesso. Dobbiamo lavorare tanto per arrivare alla zona Champions. Sono concentrato, non preoccupato".

Come sta Sneijder?
"Gli accertamenti hanno dato esito negativo, meno male perché avevo paura. Non è a disposizione per domani, spero di riaverlo per il Novara". 

Sente sua la rinascita di Milito?
"Io ho dato fiducia ad un campione che era vicino, sempre al posto giusto nel momento giusto. Anche quando la palla non entrava lavorava sempre tantissimo. E finché vedo una persona positiva la metto sempre in campo. Questa è una vittoria sua e del suo essere campione".

Come ha trovato Palombo?
"Si è inserito molto bene, ha dato un bel cambio di gioco. Come avevamo palla la voleva e la smistava". 

Che Roma vede?
"Una Roma nuova, diversa, che fa possesso palla e che ora viene dentro in verticale. Si vede che lo stile Barcellona c'è, la Roma ha fatto un ottimo acquisto con Luis Enrique, perché ha dimostrato che la sua squadra aveva un'idea e i giocatori lo seguivano. Sta facendo bene e farà ancora meglio".

Emergenza a centrocampo?
"Questi abbiamo e questi usiamo, gli altri stanno recuperando. Crisetig l'ho mandato al Viareggio".

A proposito del maltempo e degli stadi vuoti:
"Noi come nazione non siamo abituati a convivere con la neve come magari lo sono in Germania. Poi, gli stadi vuoti sono sempre un dispiacere per i giocatori. Ridurre le squadre? Sì, può essere utile, specie per chi è impegnato in Europa".

Quanto serve una vittoria domani per sfatare un calendario sfavorevole con tutti i big match fuori?
"Dovevamo sfatarlo in casa; fuori casa abbiamo battuto il Milan, speriamo di farlo anche domani".

Confermato il 4-4-2?
"Lo dice lei..."

L'Inter ha ottenuto i risultati migliori chiudendosi e andando in contropiede. Col Palermo l'Inter ha preso gol ingenui dopo essere andata avanti due volte. Non sarebbe stato il caso di arretrare il baricentro?
"Con la squadra ho già parlato, ho evidenziato queste cose specie nell'attenzione che è mancata". 

I troppi gol presi la fanno riflettere?
"Sì, già riflettuto".

Nell'ultimo periodo c'era tanta solidità e si è risaliti almeno fino al derby. Il calo è dovuto al fatto che la squadra si sia in qualche modo seduta o il cambio di modulo?
"Non credo che la squadra si sia seduta, penso sia stato il cambio di modulo a far perdere punti di riferimento".

Quando potrà scendere in campo Guarin?
"Questo è un discorso che sarà visto giorno dopo giorno. Dottori e fisioterapisti stanno mettendoci mano, lui aveva forzato e aveva avuto piccoli problemi in più. Non lo so dire però".

Cosa ha Alvarez?
"Ha avuto un colpo sul ginocchio e lo sente un po' gonfio. Ma è poca cosa, col Novara dovrebbe rientrare".

Una sconfitta pregiudicherebbe la Champions?
"Non so, è un campionato strano e tutto può succedere. Non credo sia così decisiva".

Perché una squadra che ha vinto tutto con quattro attaccanti in campo ora non riesce a tenerne due e mezzo tre?
"Ci sono molte problematiche, magari quei quattro facevano comunque restare compatta la squadra. Essendo una cosa che non avviene sempre, è logico che ci possa essere non un rigetto, ma una difficoltà a tenere quei livelli. Beati coloro che hanno vissuto quegli anni, ora bisogna far bene".

E su Forlan?
"Ancora, non si riesce a fermare, vuole stare in campo, ci vogliono le catene e non per la neve. Ha la testa dura...".

Se dovesse scegliere un'istantanea dei suoi trascorsi con la Roma quale sceglie?
"Una sola, la Curva Sud dell'Olimpico". 

Ritrova molti suoi ex giocatori, tra cui Totti. Un pensiero su di lui e i suoi record? 
"Siamo romani tutti e due, le battute vengono lì per lì. Finché ci sono giocatori come Totti, Zanetti, Del Piero, il calcio resterà bello e affascinante. Poi lui sta facendo tanti gol, spero si fermi domani e riprenda poi". 

 

 

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 03 febbraio 2012 alle 13:05
Autore: Christian Liotta
vedi letture
Print