Match piuttosto delicato quello di oggi al Meazza, abbellito dal debutto di Erick Thohir sui seggiolini dell'impianto milanese. Il neo presidente dell'Inter intende assistere alla sua prima vittoria dopo il pari di Bologna, magari godendosela dal vivo, ma davanti ci sarà una Sampdoria agguerrita che contro la Lazio ha dato segnali di ripresa.

LA TATTICA – Walter Mazzarri ha avvisato tutti in conferenza: guai a sottovalutare l'impegno odierno e a farsi trascinare dal clima di festa. Solito 3-5-1-1, magari con Alvarez un po' più su a ridosso di Guarin e Palacio. Mancherà, tra gli altri, anche Nagatomo, e così Mazzarri ha l'occasione per proporre per la prima volta dall'inizio Javier Zanetti. In mezzo Taider ancora in vantaggio su Kovacic, poi Jonathan e Cambiasso. Resta un solo dubbio in difesa: Rolando o Ranocchia? Per il momento, il lusitano sembra avanti nelle gerarchie. Completano il reparto Campagnaro e Juan Jesus.

GLI AVVERSARI – Sampdoria, come si diceva, rivitalizzata dalla cura Mihajlovic. Contro la Lazio, in 10 per tutta la ripresa, la vittoria è sfuggita solo per il gol-beffa di Cana all'ultimo istante. Mancherà Krsticic, ma occhio al coraggio e all'aggressività che il tecnico serbo sa infondere ai suoi.

I PERICOLI – Magari Sinisa lascerà almeno inizialmente in panchina Pozzi (oppure Eder), scegliendo Wszolek per la corsia mancina, ma difficilmente rinuncerà ai tre uomini offensivi più Soriano. Saranno dunque parecchi i pericoli per la difesa nerazzurra, a partire dal mancino di Gabbiadini: Mazzarri fa bene a tenere alta la guardia.

DOVE COLPIRE – Finora non brillante il percorso della Samp in trasferta, ma nemmeno da buttare: in 6 match, 1 vittoria (a Livorno), due pari (a Trieste col Cagliari e a Bologna) e tre sconfitte (con Milan, Hellas e Fiorentina). Durante la gestione di Delio Rossi, i blucerchiati sono sempre rimasti in partita lontano da Marassi, come testimonia il dato dei ko: solo a Verona, la Samp ha perso per più di un gol di scarto (0-2). Palacio dovrà ritrovare il killer-instinct che gli è mancato a Bologna e ci sarà senz'altro bisogno di un Guarin finalmente concreto.

OCCHI PUNTATI SU... – Zanetti. Quella di oggi non sarà una bocciatura per Alvaro Pereira – come dice Mazzarri –, ma certamente sarà il rilancio definitivo del capitano, che torna in campo 217 giorni dopo il crac al tendine d'Achille in quel maledetto match di Palermo. Zanetti giocherà a sinistra: non il tipico esterno 'alla Mazzarri', ma saprà certamente farsi valere come sempre fatto in carriera. E chissà la sua grande voglia di tornare utile non sia l'arma in più per un'Inter che punta alla Champions.

PROBABILI FORMAZIONI:

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 01 dicembre 2013 alle 08:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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