Certi talenti non puoi non notarli. Era il luglio del 2007, cinque anni e mezzo fa, quando l'Inter giocava in amichevole contro il Partizan Belgrado. Tra gli avversari, scorazzava un ragazzo 18enne ricciolino dai piedi fatati e con giocate da predestinato. Numero 10 e testa alta, come un veterano. Era Stevan Jovetic, che in quel di Bolzano fece urlare al talento vero in quel friendly match tipicamente estivo contro l'Inter. Un gioiello che veniva già tenuto d'occhio da tempo, ma era ormai troppo tardi. Perché proprio in quell'estate ci mise le mani Pantaleo Corvino e decise di investirci 8 milioni di euro cash, un acquisto poi perfezionato nel 2008/2009. Arriva a Firenze 19enne, adesso è diventato l'idolo che sappiamo. E che giocatore.

Un colpo di fulmine targato Partizan, quindi. Gli stessi avversari che l'Inter si ritroverà di fronte in Europa League, per il girone eliminatorio, nel prossimo turno della competizione. A Belgrado e a Milano, con l'opportunità di studiare da vicino quello che di Jovetic è ritenuto l'erede designato. Se non ancor più spietato. Si chiama Lazar Marković, un classe '94 con qualità sublime, dribbling, senso dell'assist. Il soprannome che si porta dietro da bambino è Markec, la posizione in campo muta col passare degli anni: da ala a seconda punta, adesso più offensivo e tendente a fare 'lo Jovetic'. Il ragazzo segna anche gol, è seguito con attenzione da diverse società di spessore europee e ha il bollino Partizan, una scuola che sta sfornando talenti pazzeschi a ripetizione.

Il 25 ottobre si potrà studiarlo a San Siro, direttamente. Lente d'ingrandimento su un ragazzo che promette benissimo. Marković arriva a punto focale della sua carriera, in cui potrà dimostrare quello che vale. Con quel paragone con Jovetic fisso sulle spalle ma anche una classe da predestinato a supportare la pressione. Lo seguono in tante, l'Inter potrà monitorarlo. Perché in casa c'è già Coutinho, d'accordo, ma un talento così anche in ottica 3-4-1-2 può essere un preziosissimo jolly offensivo proprio... alla Jovetic (ancora lui). Il nuovo JoJo tutto da studiare, quindi. Chissà se sarà ancora colpo di fulmine, come fu in quella serata del luglio 2007 con Stevan. Per Jovetic era già troppo tardi, per Marković ancora no. Una sfida nella sfida, in Inter-Partizan. Forse, dipenderà anche da lui...

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 11 ottobre 2012 alle 14:30
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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