Il mercato dell’Inter è ancora abbastanza bloccato, causa attesa dell’apertura delle buste e di offerte per alcuni dei giocatori in rosa con uno stipendio piuttosto alto. Ma da questa prima fase di campagna acquisti si evince un dettaglio significativo, relativo al nuovo corso: non sarà più un’Inter brasiliana, con la ‘b’ maiuscola. Chiaramente, Lucas è e resta un obiettivo seppur difficilissimo da raggiungere. Paulinho è solo un’idea come tante. Jonathan è virtualmente ancora nella rosa di Stramaccioni, idem Juan, ma entrambi potrebbero giocare altrove il prossimo torneo di Serie A. L’Inter brasiliana, quella dei tre fenomeni protagonisti dell’era Mourinho, è in via di disfacimento.

LUCIO - Si parte da Lucio (34 anni), il primo a levare le tende. È stata una sua scelta, maga in Corso Vittorio Emanuele l’hanno accolta con una qual certa soddisfazione, nonostante la stima nei confronti del diretto interessato. Liberarsi di un ingaggio elevato, da corrispondergli fino a giugno 2014, è stato un sollievo, anche alla luce di una stagione, l’ultima, che ha visto Lucio ben al di sotto del suo contributo standard. Non resta che attendere chi lo ingaggerà e quanto si riuscirà a remunerare dalla sua cessione, a meno che non si arrivi a una rescissione bilaterale del contratto. Fatto sta che l’ex Bayern Monaco oggi è il passato dell’Inter.

MAICON - Chi lo sarà a breve è Maicon (31). L’esterno destro, dopo due estati sul piede di partenza, stavolta cambierà davvero aria. Troppo eloquenti le dichiarazioni dei suoi agenti Rosi e Calenda per avanzare dubbi. Il prossimo passo è l’attesa di una proposta interessante per avviare e, magari, concretizzare una cessione ormai scontata. Ovviamente, considerata l’età e il valore del brasiliano, l’Inter vorrà guadagnare una somma ‘decente’ dalla sua partenza, ma ad oggi non ci sono proposte serie sul tavolo di Moratti. Real Madrid, Manchester City, Paris Saint-Germain e Chelsea sono le candidate principali a prelevare Maicon dall’Inter, ma senza moneta il cammello non si muove.

JULIO CESAR - Il terzo pilastro della squadra made in Brazil che ha dominato in lungo e in largo è Julio Cesar. Fosse per lui, rimanere ‘solo’ non sarebbe affatto un problema, Milano è la sua città e non ha alcuna intenzione di andarsene. Ma qui è la società che è entrata in gioco con una certa convinzione, avviando una discussione seria con l’Udinese per Handanovic e inviando, indirettamente, un messaggio all’estremo difensore 33enne: “non sei più inamovibile”. Modalità poco elegante, all’apparenza, ma inevitabile per smuovere le acque. Il nuovo corso nerazzurro passa anche da un cambiamento tra i pali e il prescelto c’è già. Il problema però sarà convincere Julione che nella prossima Inter rischierebbe di fare da secondo a Handanovic (ipotesi suicida, finanziariamente e tecnicamente, per il club), cercando di pungolare il suo orgoglio.

Questo lo scenario che giorno dopo giorno si sta delineando: per una rosa marcatamente argentina (Palacio l’ultimo ingresso nel club dell’asado), si prospetta un’Inter sempre meno verdeoro, con l’addio ai tre brasiliani che hanno fatto la storia recente nerazzurra. Questione di età, di costi e di opportunità da sfruttare prima di perdere determinati treni. Poi, chissà, alla fine c’è chi potrebbe rimanere a Milano, ma la sensazione è che la dirigenza abbia preso le sue decisioni in tal senso. Basterà solo farle rispettare.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 16 giugno 2012 alle 13:05
Autore: Fabio Costantino
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