Come a Cagliari, l’Inter trova tre punti anche a Genova contro un Grifone ‘spuntato’ ma sempre combattivo, grazie a un vantaggio trovato nel primo tempo, mantenuto saldamente nella ripresa. Ma se al Sant’Elia ha risolto una prodezza di Eto’o, ad assicurare la vittoria esterna ai nerazzurri è un erroraccio di Eduardo, portiere rossoblù, beffato da una zolla maligna su un sinistro velleitario di Muntari. Bene i tre punti per l’Inter, male invece gli infortuni muscolari di Cambiasso e Julio Cesar, che verranno valutati nelle prossime ore. Continua intanto la a maledizione di Gasperini, incapace in carriera di battere i milanesi.
DELUSIONE CAMBIASSO – Sembrava davvero che Pandev dovesse partire titolare, invece Benitez insiste su Biabiany e gli affida ancora la fascia destra. Dall’altra parte Gasperini punta sull’esperienza di Kaladze e sul suo spirito da derby, ma anche sull’esperienza e i centimetri di Toni. Proprio l’attaccante ex Roma ingaggia sin dall’inizio un duello strepitoso tutto muscoli con Samuel e Lucio, e a lungo tiene testa. La prima svolta del match è l’infortunio muscolare di Cambiasso, che rientrato domenica scorsa dopo uno stop della stessa natura si vede costretto ad alzare bandiera bianca. Una notizia che induce i tifosi nerazzurri allo sconforto, ma che la sostituzione con Muntari renderà ‘accettabile’. Nel frattempo è il Genoa che si rende più insidioso, con un Rafinha ispirato e un Toni in spolvero, capace di impegnare severamente Julio Cesar con un destro dalla sinistra. L’Inter prova a imprimere il proprio marchio con un possesso di palla quasi asfissiante, ma cede troppo spazio ai contropiede rossoblù.
ENO’OOOOO!!!! – La difesa organizzata da Gasperini toglie profondità agli avanti nerazzurri, Coutinho si vede poco, Biabiany è particolarmente impreciso e Sneijder è letteralmente braccato da Kaladze che lo segue fino a centrocampo. A questo si aggiunge un terreno scivoloso a causa della pioggia e in condizioni tutt’altro che agevoli, l’ideale per rendere la vita difficile a chi è costretto a far girare la palla rasoterra. Al 29’ è proprio il manto erboso a danneggiare il tentativo di Eto’o che, ben servito da Muntari, impatta male con il pallone e spreca a due passi da Eduardo. Non brilla dall’altra parte neanche Marco Rossi, che di piatto destro spedisce a lato un rigore in movimento. Tra gli sprechi spicca anche lo scontro Santon-Chico, con l’interista che colpisce involontariamente la testa dell’ex Cadice e lo manda momentaneamente ko.: per il terzino di Porto Maggiore ammonizione, fischi sonori del pubblico e uno stato psicologico fragile che richiede qualche minuto per ricomporsi. Anche questo aiuta a crescere.
EDUARDO MANI DI… CARTA – Al secondo dei tre minuti di recupero l’Inter raccoglie più di quanto seminato, e il riferimento al campo di gioco è puramente casuale, quanto attinente. In pratica, al terzo tentativo della sua breve partita, Muntari beffa Eduardo con un sinistro dalla distanza. Un tragi-gol, che palesa le responsabilità del numero uno portoghese e del giardiniere di Marassi. Una rete casuale ma pesantissima proprio prima della conclusione di un primo tempo appena sufficiente da parte dei nerazzurri, con Muntari che da comparsa diventa attore protagonista a sorpresa. Una rete che influisce pesantemente anche sulla ripresa, perché impone al Genoa di attaccare quando avrebbe preferito giocare di rimessa, a consente all’Inter di addormentare la partita, mantenendo sempre alto il baricentro. Peccato che al 52’ Biabiany, invece di scartare il cioccolatino servitogli da Sneijder, scaraventi il pallone addosso a Eduardo. Poteva essere il 2-0.
ANCHE JULIO CESAR – Gasperini cerca forze fresche in panchina e pesca Destro e Zuculini, Anche Benitez effettua una sostituzione, ma come per Cambiasso non è una sua scelta, perché Julio Cesar sente il muscolo della coscia tirare e deve lasciare il posto a Castellazzi, accolto nel ‘suo’ stadio dai fischi della tifoseria genoana, come ai tempi del derby. Il portiere però deve attendere il 79’ per preoccuparsi, su un sinistro ben costruito da Criscito che però termina di poco a lato. L’attacco dei padroni di casa è monotematico: palla lunga a cercare una spizzata o una sponda di Toni, nella speranza di un inserimento puntuale dalle retrovie. Gli ospiti invece si macchiano di una colpa non da poco: sprecare tanti potenziali contropiede con la difesa avversaria fuori posizione. Gli ingressi di Boakye (bel tentativo nel finale) da una parte e Cordoba dall’altra sono in linea con il canovaccio finale, che non muta così come rimane invariato il punteggio. Tre punti pesanti per l’Inter, che conferma di non essere in un momento brillante ma di avere la solidità giusta per superarlo indenne.
GENOA-INTER 0-1
Marcatori: 48' Muntari
GENOA: 1 Eduardo; 3 Dainelli 16 Ranocchia,13 Kaladze; 2 Chico (14' st Destro), 77 Milanetto, 7 Rossi (34' Boakye), 4 Criscito; 18 Rafinha, 9 Toni, 20 Mesto (14' st Zuculini)
A disposizione: 73 Scarpi, 5 Tomovic, 23 Modesto, 24 Moretti
Allenatore: Gian Piero Gasperini
INTER: 1 J.Cesar (20' st Castellazzi); 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 39 Santon; 4 Zanetti, 19 Cambiasso (19' Muntari); 88 Biabiany (39' st Cordoba), 10 Sneijder, 29 Coutinho; 9 Eto'o
A disposizione: 22 Milito, 23 Materazzi, 27 Pandev, 40 Nwankwo
Allenatore: Rafael Benitez
Arbitro: Luca Banti (sez. arbitrale di Livorno)
Note. Ammoniti: 31' Santon, 15' Milanetto. 37' st Muntari, 49' st Boakye. Recupero: pt 3, st 6.
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