Basta un pareggio a Firenze per rimettere tutto in dubbio. Come corre il calcio italiano, in preda a una frenesia schizofrenica. Stramaccioni prima lodato, poi impantanato in giudizi durissimi. Inter prima rinata, poi tornata nell'oblio. Ranieri prima colpevole, ora non più. Giocatori prima esperti, poi vecchi, poi ancora leoni, oggi di nuovo bolliti. E allora vale tutto.

Vale tutto perché se i nostri pensieri notturni devono essere affollati da rimembranze fuoriuscite dalla bocca di presunti esperti, diventa davvero una giungla in cui non ci si raccapezza più. L'ultima 'sparata' sarebbe un ritorno di fiamma di Massimo Moratti per Cesare Prandelli. L'indiscrezione arriva da Sky e ripresa da tutti i quotidiani come fosse cosa nota. E invece non lo è affatto. E' noto, certo, che Prandelli piace alla dirigenza nerazzurra, ma da qui a dire che l'attuale Ct azzurro sia in pole per la prossima stagione ce ne passa. Sky, con coraggio, lo dice: Moratti ha rotto gli indugi e Prandelli è il preferito. Gli altri si accodano.

Però, visto che il mercato – con tutte le fonti del caso – resta comunque più un lavoro di 'sensazione' che non di notizia vera e propria, proviamo a fare due conti. Fermando un attimo la giostra e raccogliendo un po' di concentrazione, ci accorgiamo che quest'anno ci sono gli Europei di calcio. Forse non tutti lo sanno, ma tra giugno e luglio in Polonia e Ucraina si disputerà Euro2012. Blanc prima, Prandelli ora saranno impegnati con Francia e Italia: ce li vedete a organizzare l'esordio con Inghilterra e Spagna mentre parlano al telefono con Branca per decidere se prendere Lucas e vendere Sneijder? Si sa, il calciomercato prende le mosse a marzo, forse anche prima. L'Inter si troverebbe in clamoroso ritardo nell'attesa di un Ct impegnato all'Europeo. Il club nerazzurro ha già parecchi problemi di pianificazione: sarebbe curioso se si andasse ad aggiungervi pure la difficoltà di strappare un allenatore a una Federazione e la complicazione di fare mercato e preparare una nuova era con un tecnico, di fatto, pronto solo a luglio inoltrato. 

E allora? Allora le ipotesi restano fondamentalmente due: confermare Stramaccioni (schizofrenici a parte, si può ragionevolmente dire che male non sta facendo) o puntare su un allenatore pronto subito. Uno che possa programmare la staigone con calma e da maggio, senza aspettare la finale di Kiev. In tal senso, tornano in voga i nomi di Marcelo Bielsa e André Villas-Boas. Lontani gli altri: Spalletti resta allo Zenit, Guidolin e Mazzarri suggestioni senza verità, Capello un'ombra lontanissima.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 23 aprile 2012 alle 09:00
Autore: Alessandro Cavasinni
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