Kjaer per la difesa, Asamoah e Thiago Motta per il centrocampo, Milito per l'attacco. Questi i quattro nomi in pole position per rafforzare la rosa nerazzurra del prossimo anno, oggetto di assalto dopo le vacanze di Pasqua. Ma se alle richieste di Mourinho venisse aggiunto un quinto giocatore, magari un trequartista, dal momento che dietro le punte manca l'uomo dell'ultimo passaggio? Ipotesi fattibile, se è vero che l'Inter ha a lungo seguito la situazione di Diego, ormai a un passo dal trasferimento alla Juventus. In giro, senza voler spendere vagonate di milioni, non c'è moltissimo. Il nome più prestigioso è quello di Ribery, ma non esiste grande club che, se il Bayern decidesse di privarsene, non sferrerebbe un attacco a suon di euro. Troppo pericoloso imbarcarsi in questa operazione, almeno per ora. Per questo motivo in via Durini stanno valutando l'ipotesi di proseguire sul percorso giovanile anche nel ruolo di trequartista, magari lanciando un nuovo campione che possa crescere sotto l'ala protettiva di Stankovic, il quale giocherà in quella posizione anche l'anno prossimo (come rinunciare al serbo?).

In tal senso, è già stato individuato il campioncino che potrebbe potenzialmente diventare un fenomeno. Si tratta del 18enne belga Eden Hazard, maggiorene dal 7 gennaio scorso e, praticamente, gemello di Davide Santon, nato il 2 gennaio 1991. Per lui, nel campionato francese con la maglia del Lille, 26 presenze e tre reti, non male per un ragazzino che fa già parte del giro della nazionale belga. Hazard viene notato dagli addetti ai lavori durante il mondiale under 17 del 2007 dove porta la sua squadra fino alle semifinali (battuta solo ai rigori dalla Spagna di Bojan Krkic). Non troppo alto (170 centimetri), è molto rapido e ha una buona tecnica individuale, l'ideale insomma per muoversi tra il centrocampo e l'attacco. Su di lui hanno messo gli occhi molti club blasonati, ma se l'Inter decidesse di fare una proposta concreta potrebbe convincere il Lille a cederlo.
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 09 aprile 2009 alle 11:17 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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