Sguardo concentrato e fisico alla Vieira: l'Inter riabbraccia il suo Mariga. Il centrocampista kenyota ieri ha giocato 45' nella sfida del campionato Primavera tra Inter e Modena. Gli otto mesi di assenza dal campo si sono visti tutti nella lentezza atletica dell'africano, solitamente puntuale negli interventi e parecchio muscolare nei contrasti. Invece Mariga è sembrato in ritardo in più occasioni, perdendo scontri anche con avversari di statura inferiore. Fin dal primo minuto si è abbassato sulla linea mediana al fianco del promettente Olsen e si è messo a distribuire palloni sugli esterni. Giocate semplici, senza alcuna intenzione di strafare o di ostentare davanti all'esigente pubblico una buona condizione. Difficile comunque esprimere un giudizio oggettivo sulle condizioni di un giocatore, quando si rapporta in una dimensione diversa rispetto a quella abituale: a Mariga è mancato quel solito sangue agli occhi, ma probabilmente non tutto può essere riconducibile alle sue condizioni.

Ieri Stramaccioni in conferenza stampa ha evidenziato l'importanza del suo rientro in campo, testimoniando comunque un certo interesse nei suoi confronti. L'africano può giocarsi le sue carte, complice soprattutto il gran pienone in infermeria (si è aggiunto Mudingayi, ultimo in ordine di tempo). Gli spazi a centrocampo ci sono: peccato non averlo a disposizione per le ultime due sfide in Europa League, dove si poteva approfittare della qualificazione per regalare minutiai giocatori con meno spazio in campionato. Difficile oggi prevedere la data di un rientro: la società potrebbe anche salvaguardare la sua tenuta fisica per poi rivenderlo a gennaio al miglior offerente. Se Mc Donald avrà però la capacità e il modo di conquistare la fiducia di Stramaccioni, ben venga: l'Inter avrebbe un uomo in più in un centrocampo azzoppato.

Una piccola curiosità: ieri Mariga, una volta uscito dal campo al 45', si è subito fiondato a casa con la sua auto. "Ha dimenticato il cappello", vociferavano i giocatori i giovani compagni all'uscita degli spogliatoi. La verità è che Mc Donald ha fretta: corre per tornare in prima squadra.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 11 novembre 2012 alle 12:30
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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