Josè Mourinho torna a parlare dopo un periodo di silenzio, dovuto anche ai suoi impegni all’estero. Tra questi, la trasferta a Pechino, dove è stata presentata la finale diSupercoppa italiana che vedrà opposte Inter e Lazio nella capitale cinese: “Il nostro obiettivo era che si giocasse nello stadio delle Olimpiadi, il nostro lavoro è servito perché ciò avvenisse. Giusto che la finale si giochi lì, noi e la Lazio abbiamo lavorato bene insieme, poi penseremo a superarci sul campo. Partita, albergo, sicurezza, è tutto ben organizzato. Ora la palla passa alla lega Calcio, ci sono tutte le condizioni per fare in modo che sia una finale speciale”. La Cina arriverà dopo la preparazion negli Stati Uniti: “Il problema sarà il jet-lag, perché prima saremo sei ore indietro rispetto all'Italia e poco dopo ci ritroveremo a più sei. Ma sarà stimolante, durante il ritiro americano, giocare contro Chelsea e Milan, amichevoli ma cariche di motivazioni. La Cina, soprattutto Pechino, è piena di tifosi interisti, un’opportunità per la società ma anche per la squadra. Oggi vedo e immagino solo cose positive”.

Argomento forte del momento è il mercato, che però Mourinho guarda con grande serenità e fiducia: “La mia tranquillità è la stessa di chi conosce bene il calcio. So che in questo ambiente i procuratori lavorano tanto tanto tanto anche per cercare di fare cose impossibili o far capire al mondo che una cosa impossibile in realtà sarebbe possibile. Nonostante il loro lavoro, alla fine non si farà tutto ciò che si dice. Con Kakà e Cristiano Ronaldo possiamo dire che il Real Madrid è il re del mercato, la squadra di maggior impatto. L’Inter però sta facendo il suo lavoro e io continuo a pensare che Ibrahimovic rimarrà da noi. Nessuno mi ha detto nulla, è solo una mia convinzione personale. E penso che la squadra sarà più forte, perché Milito e Thiago Motta hanno qualcosa di importante da dare. Non è un segreto che la società sta lavorando su uno o due giocatori per migliorare la squadra”.

Ultimo argomento, l’esordio in Nazionale di Davide Santon, una sua ‘creatura’: “Non l’ho visto ma ho parlato con lui due giorni prima dell’esordio. Quello che gli sta succedendo è una conseguenza logica: un ct che pensa al futuro e ha capito che è un giocatore da nazionale come prima io ho capito che era da Inter. Per Davide è una grande opportunità di crescita professionale, Mario Balotelli andrà nella stessa direzione e dico anche di più: Obi e Khrin erano in Primavera, come Belec, da quest'estate saranno in prima squadra e il futuro sarà anche con altri giovani italiani in prima squadra. Destro e altri ragazzi che ora sono negli Allievi il prossimo anno giocheranno in Primavera e quindi verranno con noi. Questa è la nostra strada”.
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 11 giugno 2009 alle 18:58 / Fonte: Inter Channel
Autore: Fabio Costantino
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