Quando s'accende l'Inter per gli avversari diventa molto pericoloso il contrasto a viso aperto. I nerazzurri, nel lunedì sera di Cagliari, lottano apertamente sin dai primi minuti e quando il fraseggio s'attiva in mezzo al campo, la bellezza estetica della manovra diventa lampante. I timbri del Toro sono sempre lì, come i suoi agguati, pronti a colpire da un istante all'altro. La decisione nell'interpretazione annulla qualsiasi velleità di tentativo dei rossoblu, che ci provano con le palle alte, sfruttando la fisicità (fino alla sostituzione) di Pavoletti, ma senza mai realmente rendersi pericolosi dalle parti di Sommer. Lautaro attacca la porta, Dumfries s'inserisce, la lotta diventa predominio splendidamente decisivo nell'aggressione alla profondità. L'immagine suggerisce la perfetta coincidenza del lavoro offensivo.

FORMA E SOSTANZA, PERFETTA COINCIDENZA. La sostanza è una ripartenza continua. L'Inter attacca con maestria, fraseggiando nello stretto e costruendo occasioni a raffica. Le forze si sgretolano ogni minuto che passa ma la volontà è in bilico. I varchi si aprono e le possibilità di colpire possono trovare la realizzazione vincente. Così la gestione è continua: Barella e Calhanoglu lavorano il possesso, le triangolazioni esterne con gli inserimenti delle mezzali spezzano la linea di pressione del Cagliari. E' la solita Inter: quando affonda con le verticalizzazioni estemporanee non la prendi nemmeno a pregare tutti gli Dei dell'Olimpo. Calhanoglu sempre lucidissimo in mezzo al campo, il ritmo è una parvenza dello spazio, da divorare per colpire nel migliore dei modi.

RITMI ELEVATI, CONSISTENZA GEOMETRICA. La vitalità del Cagliari è rinfrancata nel secondo tempo. I sardi salgono il livello d'intensità, aumentando i giri del motore e soprattutto la consistenza dello sviluppo offensivo. Costruzione e impostazione, sono il lato della stessa medaglia. I sardi protestano per il contatto Luvumbo-Cuadrado, che l'arbitro giudica regolare. E' quasi una trasformazione costruttiva. Calhanoglu ha sempre il tempismo per uscire in pressione e trovare il pertugio per la precisa costruzione. Tutto cambia e tutto si trasforma a ogni passaggio sul perimetro: roba per palati fini. Luvumbo incendia il settore destro e il triplo cambio di Inzaghi è funzionale a rinfrescare ogni assetto. Ma siamo ancora ad agosto e le difficoltà fisiche negli ultimi minuti diventano ancora più complicate nell'affrontare pedine rapide ed effervescenti. La bellezza geometrica un po' svanisce nel secondo tempo: ma fa parte del ciclo fisiologico di queste sfide d'inizio stagione. Trema il legno quando Calhanoglu esegue una scarica elettrica che fa tremare il palo interno. Altri tre punti in saccoccia: successo pieno e ampiamente meritato.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 29 agosto 2023 alle 08:20
Autore: Niccolò Anfosso
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