Dopo il 2-0 alla Salernitana, Simone Inzaghi analizza il match del Meazza ai microfoni di SkySport. Ecco le dichiarazioni del tecnico nerazzurro.

Inter sempre in controllo del match: segnali di chaira ripresa.
"Assolutamente sì. Siamo stati sempre in controllo, la squadra ha sviluppato bene. Temevo questo step da allenatore vista la sfida europea precedente, ma li avevo visti concentrati. Ora dobbiamo lavorare ancora di più per migliorare".

Calhanoglu nuova carta anche tattica: soluzione in più.
"Asllani sta lavorando molto bene, ma allo stesso tempo ho Mkhitaryan che sta crescendo dopo l'avvio un po' in ritardo per l'infortunio. E Calhanoglu mi sta dando ottime risposte. Ma anche Asllani sta andando benissimo e sarà una risorsa del club per diversi anni".

Sei stato messo in discussione e ne sei uscito da vincitore...
"Noi allenatori siamo sempre in discussione, mi era capitato anche a Roma nonostante gli obiettivi e i trofei centrati. Qui si guardava agli 84 punti e ai due trofei come una sconfitta, ma ci sta: nel calcio si è giudicati ogni domenica e l'Inter non poteva fare 4 ko in 8 partite. Ora guardo il campo e vedo i ragazzi che si aiutano: è questo l'aspetto più positivo. Per quanto mi riguarda, ho sempre cercato il lavoro e so quello che ho fatto e che faccio".

Quando e come ha deciso questa piccola rivoluzione tecnico-tattica?
"Non parlerei di rivoluzione. Calhanoglu da play l'avevo messo anche l'anno scorso. In porta, vedendo i livelli di Onana, ogni domenica ho una scelta da fare, anche se Handanovic ha avuto una lussazione a un dito e per oggi non era disponibile. A metà campo ora abbiamo solo quattro disponibili. In attacco è tornato Correa che ci ha dato una mano per gli ultimi 20 minuti. Spero di recuperare tutti per fare delle scelte visto il calendario fitto".

Come sta Lukaku?
"Lavora giornalmente. Oggi non c'erano le condizioni per portarlo nei 23, vedremo nei prossimi giorni. Ha subito un infortunio che non gli era mai capitato in carriera, ma ha grande voglia e lo aspettiamo, come Brozovic e Gagliardini. Ho bisogno di tutti".

Amicheli dure, calendario anomalo, gestione sbagliata: perché solo ora la condizione fisica è buona?
"Con il mio staff siamo insieme da 10 anni e le mie squadre hanno sempre corso tutto l'anno. Abbiamo avuto dei ritardi, ma ci metto la testa perché in alcune partite meritavamo di più e i risultati positivi sono quelli che ti fanno recuperare prima anche a livello fisico".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 16 ottobre 2022 alle 15:05
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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