In attesa di Cristian Ledesma, per il quale bisogna attendere la fine di gennaio, il mercato dell'Inter è sempre più brasiliano. Ma non è un mercato di conferme, quanto di smentite e affari saltati. Tre i nomi in ballo negli ultimi giorni, tutti giocatori legati, chi più chi meno, a un destino nerazzurro o a un barlume di esso: Amantino Mancini, Julio Baptista e, dulcis in fundo, Fabio Simplicio. Partiamo dall'ultimo: ieri l'agente del giocatore del Palermo, Gilmar Veloz, era a Milano per incontrare il d.s. rosanero Sabatini. Una presenza, quella del manager, che ha fatto scattare immediatamente l'ipotesi Inter per il centrocampista, ma che in realtà si è rivelata poche ore dopo infondata. Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha infatti rivelato al nostro sito che l'incontro tra i due era finalizzato a trovare un accordo per il rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2010, e non per valutare una cessione all'Inter (in realtà è la Roma la vera favorita). Una bolla di sapone, dunque, gonfiatasi dopo la rinuncia, da parte del club di Corso Vittorio Emanuele, a Julio Baptista.

Quella legata alla Bestia sembrava una trattativa destinata a chiudersi in poche ore, dopo la serie di incontri che ha coinvolto le numerose parti in causa, Burdisso compreso. Lo scambio di cartellini tra il brasiliano e l'argentino non aveva trovato ostacoli fino a due giorni fa, quando la richiesta di 5 milioni di conguaglio proveniente da Trigoria ha impedito che Inter e Roma trovassero un accordo. La distanza di un milione e mezzo circa tra domanda e offerta non sembrava incolmabile, ma il quasi certo arrivo di Ledesma a fine mese e la mancata cessione di Amantino Mancini al Marsiglia hanno indotto gli uomini di mercato interisti a fare dietrofront, onde non trovarsi troppi giocatori nuovi in rosa. Proprio Mancini è stato l'ago della bilancia dell'operazione Baptista: se l'esterno avesse accettato il trasferimento in Francia, la Bestia sarebbe arrivata per prendere il suo posto nella rosa dell'Inter. Ma le sue titubanze hanno impedito che ciò avvenisse. Se a questo si aggiunge la richiesta della Roma economicamente giudicata eccessiva, è inevitabile che l'operazione sia saltata. Troppi rischi, poche certezze, insomma.

E Burdisso? Oggi resterà in prestito nella Capitale, a giugno, come asserito da Branca, verrà riaffrontato il discorso, magari inserendo nella trattativa Marco Andreolli per fare in modo che l'argentino venga accontentato e Mou si trovi in casa un bravo difensore, giovane e di buone prospettive. Insomma, per questa sessione di mercato il Brasile è stato finora sinonimo di immobilismo in casa nerazzurra. A questo punto, meglio rimandare ogni discorso a giugno, quando il vero colpo brasiliano sarà Philippe Coutinho...

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 20 gennaio 2010 alle 09:19
Autore: Fabio Costantino
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