Se c'è una cosa che a Mauro Icardi non è mai mancata, è il fiuto del gol. Che lo ha portato a sfondare la barriera delle 200 marcature in carriera nei giorni scorsi, nel corso del match contro il Molde valido per i playoff di Champions League. Intervistato dai canali ufficiali del club turco, il rosarino ripercorre le emozioni vissute: "Ciò che mi ha spinto ad agire in quel momento è stato l'istinto che mi ha detto dove andare. Ho semplicemente indovinato dove sarebbe arrivata la palla proveniente dall'aria. Queste palle sono sempre pericolose per le difese. Né la difesa né il portiere si aspettavano quel tiro. Tutto cambia in pochi secondi. Quando lo guardi di nuovo, capisci che è stato un gol straordinario. Quel gol è stato importante per me perché è stato il 200esimo gol che ho segnato in carriera. È stato bellissimo segnare un gol in Champions League. Con la sua bellezza e importanza. Non dimenticherò mai questa rete. Ci sono giocatori che hanno talenti speciali. Il mio è segnare gol. Questo non è un segreto. L'altro giorno ho raggiunto quota 200 gol. Francamente sono molto contento dei tifosi che mi sostengono ogni volta che segno".

Nelle parole di Icardi c'è anche uno sguardo rivolto al passato: "Il periodo all'Inter è stata una bella esperienza. Ho segnato tanti gol in ogni stagione. Ero il capitano della squadra e quasi ogni anno superavo la soglia dei 20 gol. Anche il mio periodo al Paris Saint-Germain è stato bello, ma verso la fine ha cominciato a peggiorare. Ho maturato esperienze importanti. Ho scoperto altre cose nei periodi in cui non ero fondamentale per la squadra, diversi metodi di allenamento e modi per migliorare. Parigi mi ha aiutato in questo senso. Poi ho avuto la possibilità di venire al Galatasaray e dimostrare di saper fare quello che ho sempre fatto. Mi sto fissando nuovi obiettivi. Francamente sono arrivato in un club dove mi sono sentito molto bene sin dal primo momento. Per molte persone in Argentina, la famiglia viene dopo il calcio. Ciò che ha attirato di più la mia attenzione qui è stata la passione dei tifosi. Alcune persone pensano che se sei in Turchia, non sei al livello d'élite dell'Europa e stai andando indietro. Al contrario, voglio essere competitivo in Turchia e ottenere risultati molto importanti. La mia personalità, il carisma e carattere non sono mai cambiati da quando ho iniziato a giocare a calcio. Questo è quello che sono. Ho visto tifosi del Galatasaray che estremamente appassionati di calcio e ho stabilito con loro un legame davvero forte", ha detto.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 12 settembre 2023 alle 21:27
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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