La passione è il sentimento che muove tutte le anime del mondo. Massimiliano Alvini questo tasto l'ha premuto dai campi degli amatori fino all'universo massimo della Scala del calcio. Il coraggio, la sfrontatezza e l'abilità di non creare barricate. Il precetto cognitivo è: "Se dobbiamo soccombere, facciamolo imponendo i nostri principi". I dettami della neopromossa Cremonese sono incentrati sulla proiezione avanzata. E nel canovaccio di una serata di fine agosto, nei vortici degli spazi aperti in contropiede, ci s'infila l'Inter. La componente agonistica crea i punti nevralgici per colpire lo sbilanciamento alviniano. Che si condensa nel particolare temporale in cui Dzeko carica il destro e la respinta di Radu è la distesa il tappeto rosso dell'agevolissimo marchio del Tucu Correa. L'erba della passione si vivifica nell'eternità: è l'orbita degli impulsi elettrici che Nicolò Barella riflette all'angolino con una volèe dal rilievo tecnico devastante.

L'ELABORAZIONE DEL PERICOLO. Cercare di recuperare le informazioni per ripristinare la retta via non è la strada per farsi un'idea sull'utilità della proiezione avanzata. Dessers e Okereke sono gli indiziati alla pericolosità, si scambiano palloni e convinzioni valutative. Elaborano direttamente sul terreno di gioco la teoria del Two Step of Dangerous: i due passaggi per la creazione di presupposti rilevanti. Giocano vicini, s'accendono l'un con l'altro la luce per rivelare i contributi del gol. Ma la retroguardia nerazzurra, seppur con qualche sbandamento posizionale, si tiene a distanza ravvicinata, fingendo indifferenza, timorosa di essere coinvolta in pasticci ben più gravi delle mischie titubanti davanti ad Handanovic.

IL POTERE DELLA MENTE. Sprovveduti? Macché. Inzaghi era d'accordo su tutta la linea. La parata laser del portiere sloveno indirizza d'un soffio fuori dal palo il colpo di testa di Aiwu, che ogni destino avrebbe potuto ribaltare quando i calcianti sono rientrati dagli spogliatoi. La Three Step of Dangerous è l'approccio del binario che prolunga il possesso della truppa ospite e il punteggio del confronto: Barella tira la volata a Lautaro con un sombrero elettricamente compulsivo. Il Toro alza le braccia al cielo con un diagonale all'angolino che fulmina Radu. La concentrazione nerazzurra che in qualche contingenza tradisce gli oltre 70mila cuori di San Siro. Sono i tre passi del procedimento che permette all'Inter di liquidare l'evanescente minaccia alviniana. Sabato si tirerà fuori la carta dei depositi: un'altra pratica da sbrigare è alle porte. La stracittadina è lì dietro l'angolo. Non occorre aggiungere altro.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 31 agosto 2022 alle 08:15
Autore: Niccolò Anfosso
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