Primo atto di avvicinamento al grande appuntamento del 31 maggio a Monaco di Baviera, quando l'Inter contenderà al Paris Saint-Germain la Champions League 2024-2025 all'Allianz Arena di Monaco di Baviera. Scatta infatti il Media Day ad Appiano Gentile, con Simone Inzaghi che per primo risponderà ai cronisti presenti per introdurre questo appuntamento che per i nerazzurri vale una stagione. FcInterNews.it, presente col proprio inviato, vi riporta le sue dichiarazioni.

14.00 - Primo a parlare sarà proprio Marotta: "Siamo all'atto finale della manifestazione calcistica più importante d'Europa. Siamo alla seconda finale in tre anni ed è un grande orgoglio parteciparvi. Questo è un premio per l'impegno profuso dall'allenatore, dallo staff e dalla proprietà, che è entrata un anno fa in maniera molto intelligente soprattutto nel momento in cui la loro presenza si è dimostrata costante. Anche oggi c'è con noi Katherine Ralph. La loro presenza è intelligente perché non interferiscono con le decisioni. Abbiamo iniziato questa stagione con l'intento di fare qualcosa di grandioso. Ci siamo riusciti perché fare la seconda finale in tre anni è qualcosa di straordinario e irripetibile considerando l'excursus. Non tralasciamo però le altre competizioni: in campionato ci è mancato quel centimetro che ha fatto la differenza, è  un peccato perché un centimentro a volte traccia il destino di una squadra o di un'altra. Complimenti al Napoli, però voglio ricordare le 19 gare giocate in più rispetto a loro, un intero girone di campionato. Questo testimonia lo sforzo profuso, nonostante ciò l'allenatore ha modulato gli sforzi nel modo migliore portandoci a vivere questo momento. La presenza di oltre 100 di voi tesimonia come questo sia l'evento più importante. Abbiamo battuto Barcellona e Batyern Monaco, questo è un orgoglio. Siamo l'Inter, questa è la nostra settima finale:; vogliamo fare la storia da protagonisti, senza arroganza ma accettando le grandi sfide. Il PSG ha grande caratura finanziaria ma noi possiamo recitare da protagonisti. Spero sia una bella partita per il movimento calcistico italiano in primis, esserne rappresentanti è una grande emozione. Spero che questa serata si possa coronare con qualcosa di straordinario per far felici la società e i tifosi".

14.06 - Arriva il momento di Simone Inzaghi.

Qual è la sua emozione nell'arrivare alla seconda finale di Champions League in tre anni? Ha uno slogan?
"Da allenatore sono passati due anni, in me però c'è una grande emozione. Abbiamo fatto un grande lavoro ma ci manca l'ultimo passo per coronare un grande sogno. Da oggi ci prepareremo al meglio, abbiamo finito da poco un campionato che ci ha lasciato qualcosa da ricordare. Normale che ci sia un po' di sofferenza, però è giusto fare i complimenti al Napoli per un campionato che si è giocato fino alla fine. Ma parlare di altro in questa sede è inopportuno, vi chiedo di parlare solo di quanto succederà sabato".

Che sensazioni ti porta questa finale?
"Iniziamo questa settimana per poter arrivare al meglio a questa finale. Pavard e Zielinski saranno disponibili, siamo concentrati anche se le sensazioni cambieranno giorno dopo giorno. Sappiamo che avversario affrontare e lo faremo nel migliore dei modi".

Quanto sarà importante mettere il cuore oltre l'ostacolo sabato?
"Il cuore sarà importante, la squadra l'ha sempre messo in campo. Da allenatore sono orgoglioso di allenare un gruppo così. Affronteremo un grandissimo avversario come tutti quelli affrontati in 4 anni in Champions, ci saranno momenti della partita in cui si soffrirà e noi dovremo essere bravi, da squadra vera e organizzata, a gestire quei momenti. Anche il PSG viene da una finale persa negli ultimi anni, saremo tra le poche che faranno due finali nel giro di pochi anni".

Quale stato d'animo è più facile da allenare, la pancia piena del PSG o il vostro?
"Se vogliamo entrare nella storia dobbiamo cercare di vincere sabato, sappiamo che affronteremo una super squadra che rispettiamo moltissimo, come il Bayern e il Barcellona. Ma troveranno di fronte una squadra con lo stesso obiettivo del Paris. Cercheramo di fare una grande finale".

Il PSG sa fare un po' tutto, è simile alla tua.
"Ottima squadra con ottime individualità, giocatori fortissimi e un allenatore che stimo molto, che ha dato dei principi di gioco ben precisi e ha già fatto finali di Champions. sappiamo cosa troveremo e ci prepararemo per essere al meglio, sapendo che servirà una grande Inter per vincere".

Le voci che ci sono nelle ultime ore sul tuo conto rischiano di far perdere concentrazione? Come le commenti?
"La mia società mi conosce bene, voi meno bene. Succede ogni anno, ci sono richieste da Italia, estero, Arabia. Ma sarebbe folle pensare a quello. C'è un grandissimo rapporto con la dirigenza e la proprietà, il giorno dopo la partita ci siederemo e parleremo per il bene dell'Inter. Se ci saranno tutti i presupposti andremo avanti in armonia come sempre fatto in questio anni. In questo momento parlarne sarebbe folle, è una cosa che non esiste vedendo quello che ci aspetta sabato".

Come fai a sopportare questa pressione? Dormirai bene la notte prima della partita?
"Non sarà una notte uguale alle altre, chiaramente la finale di Champions è la partita a cui tutti vorrebbero partecipare. Io da calciatore sono arrivato fino ai quarti, grazie a questi giocatori ci siamo arrivati due volte in tre anni e cercheremo di fare il massimo. Le critiche e gli elogi fanno parte del gioco, ci siamo abituati e bisogna lavorare senza ascoltare troppo. Qualche volta fa anche bene ascoltare, basta che siano persone competenti e non parlino per altri motivi".

Ci sarebbe più valore nella vittoria della Champions da allenatore o giocatore?
"Speriamo di porci questo problema, io e Pippo chiederemo ai miei genitori quale sarà stata la maggior soddisfazione".

Che differenza c'è tra Bayern, Barcellona e PSG?
"Tutte grandissime squadre, ognuna con i suoi principi, come l'Inter. Come l'Arsenal e il City che abbiamo incrociato. Affronteremo una squadra fisica, tecnica, completa e con una rosa ampia, ma anche loro dovranno guardare l'Inter che ha meritato di essere in finale con un grandissimo percorso. Entrambe sappiamo che mancano gli ultimi 90 minuti e gli episodi saranno determinanti, bisognerà indirizzarli dalla nostra parte con l'aiuto di tutti i giocatori".

Lautaro ha giocato con il Barcellona in condizioni difficili, è stato fermo in campionato. Come sta?
"Sta bene, era disponibile a Como, farà una settimana normale. Se ci fosse stato bisogno sarebbe entrato col Como, ma la partita si era messa bene e ho aspettato. Ma sia Lautaro sia Frattesi erano già al 100% prima di questa trasferta".

Il Manchester City era favorito a Istanbul, anche stavolta lo è il PSG. Come sovvertirete il pronostico?
"Sappiamo la forza dell'avversario, l'organizzazione e lo spirito di squadra ci potranno aiutare. In una finale non c'è modo di rimediare, serviranno corsa, aggressività, determinazioni già mostrate dalla squadra in questa Champions".

Negli ultimi 50 anni l'Inter ha fatto solo 3 finali di Champions. Come farai capire alla squadra che la finale è qualcosa che va al di là di quanto accaduto in campionato?
"Questi ragazzi in questi 4 anni sono stati straordinari, la mia società è d'accordo. Abbiamo un gruppo fantastico, quello che mi piace di più è il senso di appartenenza alla maglia e al club. Non mi va di fare i conti di questi 4 anni, guardo quello che fanno i ragazzi, la gioia delle vittorie, le lacrime dopo le sconfitte. Venerdì non è stato un giorno semplice, è stata dura da mandar giù. Ma bisogna guardare avanti, petto in fuori e testa alta. Oggi li ho rivisti a pranzo e stavano bene, c'è una grande partita davanti e questo gruppo mi emozionerà anche sabato".

Il mercato rientrerà nei presupposti per andare avanti insieme?
"Parto dall'inizio, l'unione tra me e la società. Io ho un contratto, sto benissimo qui. Parleremo e il focus sarà l'Inter, sappiamo tutti quanto sia importante. Adesso, ribadisco, c'è la partita di sabato ed è qualcosa che va al di là di tutto il resto".

Conte ha detto che il campionato evidenzia la regolarità, la Champions dipende da infortuni e squalifiche. Non è riduttiva come visione?
"Ognuno ha le proprie idee, conta l'onestà intellettuale. Il campionato è più lungo, la Champions si sta allungando. Non sono d'accordo, gli imprevisti sono dietro l'angolo ed entrambe le competizioni possono essere condizionate da molti fattori, infortuni, squalifiche, rigori, calendario. Questo campionato è stato grandissimo ma le partite di Champions sono nettamente più difficili".

Carlos Augusto è il legame tra l'Inter e il Brasile. Che ruolo ha avuto in Champions finora?
"Bisogna fare i complimenti alla società, è stato un acquisto passato per buono ma non per come ha reso. Ha disputato due ottimi campionati, è fiisico, tecnico, può fare il terzo o il quinto. Sapevo che era forte ma allenandolo ho capito che lo era ancora di più. Giocatore di cui ci si può fidare sempre. Credo che anche Ancelotti lo guarderà con attenzione perché il suo percorso all'Inter lo dice".

Il PSG la sua finale l'ha giocata 5 anni fa con un altro allenatore e altri giocatori. Voi siete quasi lo stesso gruppo. Aver vissuto questa esperienza può essere una risorsa?
"Assolutamente sì, averla giocata ti può aiutare. Lo sappiamo ma sappiamo che dall'altra parte c'è chi ha vinto il Mondiale e ha giocato finali. Ci giocheremo la partita contro un avversario di assoluto valore".

A Istanbul l'Inter era outsider, ora arriva alla pari. Cosa cambia questo aspetto nella preparazione della partita? Può influire l'esito del campionato?
"Per il campionato c'è delusione, potevamo fare di più nonostante tutto quello che ci è successo ma non voglio parlarne oggi per non mancare di rispetto al Napoli, a cui vanno fatti i complimenti. Il percorso verso Istanbul non è stato semplice, avevamo Bayern e Barcellona nel girone. Sono stati due percorsi abbastanza simili ma noi abbiamo in mente le due semifinali col Barcellona. Ma è il passato, il futuro è sabato, è il PSG, bisogna arrivarsi con le giuste motivazioni e la concentrazione che non mancherà ai miei giocatori".

Alzare la coppa sarebbe uno spartiacque?
"Quello fa tutta la differenza del mondo, ma sono d'accordo con quello che ha detto Farris dopo Como. I ragazzi sono stati straordinari, abbiamo giocato 59 partite, abbiamo dato tutto sul campo senza scegliere. Abbiamo dato tutto senza cercare alibi di fronte agli imprevisti. Abbiamo fatto il nostro in campionato e un cammino entusiasmante in Champions".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 26 maggio 2025 alle 14:36 / Fonte: Dall'inviato ad Appiano Gentile
Autore: Christian Liotta
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