Situazione delicata in questo momento per Simone Inzaghi, reduce dall'ottava sconfitta in campionato, l'ennesima in trasferta e contro un avversario sulla carta decisamente inferiore. Con lo scudetto ormai andato da tempo, anche il vitale piazzamento Champions è tornato in discussione e la dirigenza è piuttosto contrariata per l'andamento della squadra assolutamente altalenante. In poche parole, le quotazioni del tecnico piacentino sono in netto ribasso e solo il passaggio ai quarti di Champions League e la vittoria della Coppa Italia gli darebbero forza agli occhi del management. Ad oggi il semplice piazzamento tra le prima quattro non sarebbe sufficiente a mantenere la panchina nerazzurra la prossima stagione.

Ma se a fine anno maturasse un divorzio con Inzaghi, chi verrebbe al suo posto? In questa fase non c'è una strategia, molto dipenderebbe come sempre dai costi. Se Inzaghi rimanesse a libro paga fino al 2024, anno di scadenza del suo attuale contratto, la società dovrebbe necessariamente puntare su un allenatore emergente, senza troppe pretese economiche. Se invece Inzaghi trovasse subito una nuova panchina, il discorso cambierebbe e l'Inter potrebbe pensare anche a un profilo più importante.

Inevitabile in tal senso pensare al possibile ritorno di Antonio Conte, ormai agli sgoccioli della sua seconda esperienza inglese, al Tottenham. Il tecnico leccese non ha ancora ben chiaro cosa farà da grande, sicuramente il suo desiderio è tornare in Italia e non esclude nulla, neanche un comingback nerazzurro. Che oggi figura solo sui giornali, visto che di concreto non c'è nulla a causa delle tante variabili attualmente in gioco. In primis, i prossimi appuntamenti dell'Inter di Inzaghi, che potrebbero cambiare il futuro del tecnico. Un futuro che oggi pare segnato, ma che può ancora subire un ribaltone.

Sezione: Esclusive / Data: Sab 11 marzo 2023 alle 17:38
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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