"FC Internazionale Milano comunica la cessione di Andrea Pinamonti al Sassuolo. L'attaccante classe 1999 si trasferisce in prestito con obbligo di acquisto da parte del club neroverde". Con questo comunicato l'Inter annunciava l'addio dell'attaccante che porterà nelle casse del club nerazzurro 20 milioni di euro. Quale sarà l’impatto a bilancio dell’operazione per il Biscione? Se lo chiede la redazione di Calcio e Finanza, che analizza i numeri nel dettaglio ripercorrendo la carriera del classe '99.

Pina era infatti stato riacquistato dal Genoa nel settembre 2020 per 21,3 milioni di euro, firmando fino al 2024. "Nella prima stagione, l’ammortamento era stato pari a 4,4 milioni considerando l’acquisto ufficializzato a settembre, con un valore netto così al 30 giugno 2021 pari a 16,9 milioni di euro. Nella annata 2021/22, in cui l’attaccante trentino era stato ceduto in prestito all’Empoli, l’ammortamento del cartellino del giocatore è stato pari a 5,6 milioni, con il valore netto al 30 giugno 2022 sceso a 11,2 milioni e considerando circa un mese e mezzo di ammortamento nell’esercizio 22/23, a metà agosto il valore è sceso a 10,5 milioni", spiega C&F.

L'impatto a bilancio dipenderà in primis dalle condizioni dell’operazione: se l’obbligo di riscatto scatterà in automatico, allora l’Inter potrà iscrivere subito una plusvalenza che sarebbe di circa 9,5 milioni di euro. Lo stesso procedimento verrà fatto nel caso in cui l’obbligo di riscatto fosse legato a condizioni 'certe' o quasi scontate, come ad esempio il primo punto dei neroverdi in campionato. "Diverso sarebbe il discorso invece nel caso in cui l’obbligo di riscatto fosse legato a condizioni non certe, come ad esempio la salvezza del Sassuolo, per cui comunque l’Inter dovrebbe aspettare almeno la fine del campionato - precisa C&F -. In questo caso, il club nerazzurro registrerebbe la plusvalenza nel momento in cui scatterà l’obbligo di riscatto: al 30 giugno 2023, il valore di Pinamonti sarà pari a circa 5,6 milioni e da lì andra calcolata la plusvalenza".

C'è poi da tener conto anche del risparmio sullo stipendio dell'attaccante (pari a circa 2 milioni di euro netto, 3,7 milioni lordi) e della quota di ammortamento, "ma su quest’ultima dipenderà dalla data in cui l’Inter registrerà la plusvalenza" chiosa il sito.

Sezione: Focus / Data: Gio 11 agosto 2022 alle 20:45 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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