L'agente Federico Pastorello aveva detto pochi giorni fa: "Il rinnovo? Per ora non ne parliamo, ha un contratto fino al 2016. Ci sono stati tre incontri molto soft con la dirigenza nerazzurra. Di sicuro lui ama l'Italia...". Samir Handanovic, oggi, sembra un po' più lontano dall'Inter. Il numero 1 di Lubiana, a luglio, compirà 31 anni e gli resta in testa la voglia matta di giocare la Champions League da protagonista. Uno scenario che difficilmente si realizzerà con la maglia nerazzurra. Ecco perché un addio in estate non è così improbabile.

LO CERCA IL MANCHESTER UNITED - Dopo le indiscrezioni di ieri provenienti dall'Inghilterra, che parlavano di Manchester United (De Gea verso il Real Madrid) e Liverpool sulle sue tracce, oggi anche la Gazzetta dello Sport rafforza il concetto: ''Se ne parla da tempo, e se ne parlerà ancora. Samir Handanovic e un contratto in scadenza nel 2016, contratto del cui rinnovo si è parlato in tre incontri fra Inter ed entourage del giocatore ma per il quale non c’è ancora stato alcun tipo di esito, positivo o negativo. In Inghilterra sono convinti che la possibile cessione dello stesso De Gea al Real Madrid per circa 50 milioni di sterline aprirebbe inevitabilmente al reinvestimento del denaro su tutta una serie di giocatori fra i quali Samir Handanovic. Non è la prima volta che si ipotizza una cessione del portiere, ma di certo la mancata partecipazione alla prossima Champions potrebbe dare concretezza all’addio''.

NO BARDI - E l'Inter come si muoverebbe in caso di partenza dello sloveno? Difficile che si decida di puntare su Bardi, viste le non esaltanti stagioni con Livorno e, in particolare, Chievo Verona. Complicato anche pensare che si darà fiducia da titolare a Carrizo, buon portiere. Si aprirebbe quindi il problema per Ausilio di coprire il ruolo con un numero 1 di spessore, difficilmente reperibile sul mercato a pochi euro. Una scelta da ponderare seriamente quella relativa ad Handanovic, anche per questo motivo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 06 febbraio 2015 alle 08:27
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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