La Gazzetta dello Sport rilancia con prepotenza la candidatura di Giacomo Raspadori per l'attacco dell'Inter. Secondo il quotidiano milanese, infatti, Raspadori sarebbe deluso dalla gestione di Dionisi al Sassuolo, intristito dalle tante sostituzioni, o ormai avrebbe messo in conto una partenza già a gennaio, possibilmente verso l'Inter. Il feeling tra i nerazzurri e il baby centravanti è noto, così come la stima che ha di lui tanto la dirigenza interista quanto Simone Inzaghi. Secondo la rosea, il Sassuolo lo valuta non meno di 40 milioni, ma in caso di ok al trasferimento a gennaio si potrebbe partire con un prestito iniziale e l'inserimento nell'affare di qualche giovane nerazzurro (si fanno i nomi di Agoume, Mulattieri, Satriano e Pirola.

Ma ci sarebbe un dettaglio in più da sistemare, ossia l'addio di Alexis Sanchez. Il cileno, un mese fa, sembrava sull'uscio dopo l'uscita social , e invece, come negli anni passati, piano piano la grande qualità è tornata a galla e l'ex Udinese si è ripreso uno spazio importante nelle gerarchie dell'attacco interista. "L’attaccante non è di semplice gestione: vorrebbe più spazio, l’ha sempre reclamato, crede di meritare una maglia da titolare ma nelle gerarchie è sempre stato dietro. E quindi alterna richieste di cessione a propositi di permanenza - si legge -. Difficile prevedere lo scenario da qui a due mesi. Giusto per ricordare quanto accaduto un anno fa: lo scambio, poi fallito, con Dzeko era nato all’improvviso proprio su richiesta del cileno, poco impiegato da Conte. Poi lo stesso Sanchez è risultato comunque un fattore importante per lo scudetto. Vai a capire. Di certo c’è che il cileno pesa sulle casse dell’Inter per 10,5 milioni di euro a stagione, tanto è l’ingaggio lordo con i benefici del Decreto Crescita. Il tutto ancora per un’altra stagione, fino al 2023. Ergo: nell’ottica di una riduzione dei costi, l’addio di Sanchez è nelle cose". Ma ci sono offerte serie? Emirati Arabi ed MLS non lo stuzzicano, sente di poter dire ancora la sua nel calcio che conta. "L'idea di cominciare a lavorare sul futuro anticipando i tempi, mettendosi in casa Raspadori già a gennaio, stuzzica non poco. Quando Marotta parla di «monitoraggio», in fondo, intende proprio questo", sottolinea la rosea.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 10 novembre 2021 alle 08:15
Autore: Alessandro Cavasinni
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