Archiviata anche la complicatissima trasferta di Roma in questo tour de force del 2024, tocca a Massimiliano Farris (vista la squalifica di Simone Inzaghi) presentarsi in conferenza stampa per analizzare la grande prova di forza dell'Inter all'Olimpico. FcInterNews, presente sul posto con il proprio inviato, vi riporta le dichiarazioni del vice allenatore nerazzurro. 

Inzaghi parlava con voi e si lamentava dell'1-1 perché la Roma ha guadagnato qualche metro sulla punizione. Cosa l'ha fatto arrabbiare?
"Prendere gol fa sempre arrabbiare, l'abbiamo preso su palla inattiva e i ragazzi sanno che non si sono mossi bene. Per quanto riguarda i metri la gestione spetta all'arbitro e quindi il gol è regolare. Potevamo gestire meglio la ripartenza, ma la cosa importante è la reazione del secondo tempo. Il primo tempo deve essere un monito perché non possiamo abbassare i ritmi, ma un qualcosa di buono della Roma ci ha messo in difficoltà: aveva perso in casa solo col Milan e l'abbiamo ribaltata. È un gran segnale".

C'è stata l'occasione di salutare Lukaku?
"No, non l'ho visto. L'avrei salutato volentieri".

Che errore non si deve commettere con la Salernitana?
"In Serie A non si può sottovalutare nessuna gara, la cicatrice con il Sassuolo è importante e ce la dobbiamo ricordare per approcciare le partite alla stessa maniera. Quello che ha fatto l'Inter oggi è importante perché sembrava in discesa ma poi è diventata una salita durissima. La gara di oggi è un grande spot per il calcio italiano, la Roma e l'Inter hanno avuto qualità su un campo difficile. Partita strepitosa". 

Quanto è importante essersi trovati sotto e avere questa reazione? È l'ultimo step che mancava?
"Non so se sia l'ultimo step, abbiamo fatto numeri straordinari ma sembra che non sia sufficiente perché le altre restano attaccate: la stagione non è finita e lo sappiamo. C'è grande orgoglio. La cosa che mi ha impressionato è la lucidità: l'abbiamo ribaltata di giocate, non di nervi e episodi. Un ulteriore motivo d'orgoglio è che anche sul 3-2, dopo aver speso tanto, i ragazzi hanno avuto la forza e la voglia per cercare il 4-2 e chiuderla".

Dietro questa voglia feroce c'è anche una risposta da dare a chi pensava che l'Inter fosse così in alto per situazoni strane?
"No, non prepariamo le partite così. Cerchiamo di migliorare sull'intensità, sulle posizioni e sulla qualità, come successo nel secondo tempo. E' venuto fuori il grande gruppo straordinario che è l'Inter: Lautaro e Thuram prendono i titoli, ma Arnautovic e Sanchez sono entrati e hanno dato una mano".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 10 febbraio 2024 alle 21:03 / Fonte: dall'inviato a Roma, Stefano Bertocchi
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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