Ospite speciale sul canale Twitch di Christian Vieri durante la Bobo tv, Daniele De Rossi ha definito Luciano Spalletti il tecnico che gli ha dato di più a livello di idee tattiche nel corso della sua carriera di giocatore: "Io ho ritrovato un allenatore fortissimo anche nella seconda esperienza alla Roma, con noi ha fatto il record di punti nella storia del club - le parole di DDR -. E' nettamente tra i più forti, poi non ha un carattere facilissimo: a volte è diretto, anche troppo diretto. A livello di campo è molto forte, mi spiace non abbia avuto la giusta consacrazione. Avrebbe potuto avere una possibilità in una big... E' quello che mi ha insegnato di più forse perché l'ho avuto per più anni". 

A proposito di allenatori, l'ex centrocampista giallorosso si esprime così su Antonio Conte, suo ct in Nazionale a Euro 2016: "Mi è entrato dentro, abbiamo vissuto un'esperienza (in Francia ndr) che è finita con 40 persone che piangevano dentro uno spogliatoio da quanto eravamo uniti. Ci spiacque perdere ai rigori con la Germania in quel modo. Non era la Nazionale più qualitativa della storia, anzi, ma avevamo dato tutto in campo, la gente lo ha capito e penso che fosse tutto merito dell'allenatore. Conte ha continuato a vincere anche al Chelsea, per me rischia di vincere anche all'Inter. Io lo stimo anche a livello umano, non solo per il calcio che fa e per le vittorie che ha ottenuto. Ogni tanto sbrocca nelle interviste, soprattutto quando perde fa casino. Io ho conosciuto un uomo leale, è difficilissimo essere un suo giocatore ma è molto bello. Ti chiede il massimo, ti prosciuga le energie ma poi alla fine è appagante. Una volta mi chiama al telefono e mi dice 'se continui a giocare così, non ti porto all'Europeo'. Tra l'altro il mio avvocato si chiama Antonio Conte, quando ricevo la telefonata, leggo il nome e in automatico penso a lui. Invece ha risposto il mister e mi ha gelato con quelle parole. Ma io preferisco queste persone che ti dicono tutto in faccia". 

"Quest'anno è obbligato a vincere all'Inter, altrimenti la stagione diventa fallimentare", incalza Cassano.
"Non è sbagliata la tua lettura, poi però ci sono tante squadre forti come la Juve: quando vedo la gente che entra dalla panchina bianconera, mi chiedo come faccia a non rivincere. Durante le interviste, Conte fa un po' di strategia, ma io penso che nello spogliatoio lui parli solo di vittoria. Non è uno che si nasconde con i suoi giocatori, è uno esigente; in Nazionale ci chiedeva di vincere, anche se la concorrenza era rappresentata da squadre come Spagna e Germania. Lui crea una struttura mentale importante al giocatore, sa come si vince; poi ripetersi non è facile, anche perché ci sono gli avversari. Per l'Inter sarebbe importante vincere lo scudetto dopo la batosta europea. Essere secondi a febbraio ora vuol dire che devi provarci fino alla fine. Non penso si nasconda con i suoi giocatori, li ha già settati su quell'obiettivo lì non appena sono stati eliminati dalla Champions". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 08 febbraio 2021 alle 22:02
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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