Interessante intervista di SkySport ad Antonio Conte, ex allenatore dell'Inter e attuale manager del Tottenham.

In questo momento è felice del suo Tottenham?
"Sono felice per il modo in cui stiamo lavorando. Stiamo facendo tanto, ma mi rendo conto sempre di più che ci vorrà tempo e pazienza. Tanti calciatori sono giovani, hanno bisogno di crescere e fare esperienza".

Come si trasmette il carattere a una squadra?
"La prima cosa è trasmettere conoscenze calcistiche. Con quelle diventi più forte perché sai affrontare le situazioni in maniera migliore, con forza e personalità. A livello caratteriale, questa è una squadra sulla quale stiamo lavorando quotidianamente. Anche a livello psicologico".

Si può fare un parallelismo con la sua prima Inter?
"Sempre molto difficile fare dei paragoni. Sicuramente quando prendi in mano una squadra che non vince da tanto tempo, è inevitabile che la fiducia sia un pochino giù e anche al primo ostacolo ti butti giù facilmente. La negatività si accanisce ancora di più, concedi dei gol che fatichi ad accettare. Ed è quello che ci sta succedendo nell'ultimo periodo. Ma fa parte del processo di crescita di una squadra per arrivare a essere competitiva. Ora noi siamo una delle tante squadre che stanno nel mezzo. Rispetto al passato, a livello di prospettive e ambizioni, personalmente la situazione è molto differente. Me ne sono reso conto".

Ma se ne è reso conto in principio o solo adesso?
"Da fuori ti può sembrare qualcosa di diverso. Subentrare a stagione in corso non è mai semplice, mi ero ripromesso di non farlo, ma ho intravisto situazioni che potevano essere sviluppate. Poi da dentro capisci tutto. Non dimentichiamo che a gennaio sono partiti quattro giocatori importanti e non me lo sarei mai aspettato. Ne sono arrivati due: sulla carta non ti sei rinforzato, sono segnali di difficoltà".

Ci sono state occasioni che il Tottenham a gennaio non ha colto sul mercato a gennaio?
"Prendere Kulusevski e Bentancur non è mai facile. Loro sono i profili ideali per il nostro club: elementi che ancora devono crescere non ancora pronti".

All'Inter lei chiedeva giocatori pronti...
"Qui c'è il nesso. La missione del club è questa. Se vuoi crescere più rapidamente hai bisogno di giocatori con esperienza. Ma la visione della società ho capito che è questa".

Lo scudetto lo vince l'Inter?
"Sì, sì. Lo vince l'Inter".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 17 febbraio 2022 alle 12:27 / Fonte: SkySport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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