"L'Inter è fortissima. Dovremo giocare al massimo per restare in partita. Mi aspetto la più dura dell'intero campionato". Intervistato ai microfoni de La Repubblica, Stefano Chisoli, presidente dello Spezia, prevede un match in salita a San Siro contro l'Inter: "Sono oggettivo. Quando l'Inter accelera è difficile per chiunque resistere. La squadra di Conte ha avuto sfortuna in diverse occasioni, penso alle due gare con lo Shakhtar in cui ha preso tre traverse, ma è un super team. Dovremo dare il massimo" aggiunge il numero uno dei liguri, che poi tratta anche altri temi tra i quali il futuro di Lucien Agoume.

Non esageri con i complimenti, altrimenti a Spezia le daranno dell'interista.
"Lo fanno già! Sono milanese e per questo mi massacrano. In realtà sanno benissimo quanto io tifi Spezia, con quale passione segua la squadra".

Inter e Spezia condivisero la proprietà, ai tempi di Moratti.
"Piero Ausilio era direttore sportivo, Paolillo era presidente. Capita che una stessa proprietà abbia due squadre. Anche noi abbiamo una secondo club, l'Arzachena in Costa Smeralda".

È la prima volta nella storia che la sua squadra gioca a San Siro. Avrebbe preferito farlo col pubblico?
"Egoisticamente, dico di no. Senza pubblico quello stadio incute meno timore. Anche noi purtroppo ci siamo dovuti abituare a giocare al Picco vuoto. Gli spalti deserti sono un danno per chi gioca in casa".

Chi vincerà lo scudetto?
"Il Milan è partito bene, ma l'Inter ha una rosa più profonda. Lo pensavo già a inizio campionato, quando faticava. Senza impegni europei, potrebbe potenzialmente vincere ogni partita".

È vero che l'Inter vuole interrompere il prestito di Agoume, perché lo fate giocare troppo poco?
"Non ci hanno detto nulla, spero non sia vero. Vorrei rimanesse, visto quanto ho insistito per averlo. È forte, intelligente. Ho letto che anche Roberto Piccoli vorrebbe tornare all'Atalanta, ma anche in quel caso il giocatore non ha confermato nulla. Si scrivono e si leggono tante cose".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 20 dicembre 2020 alle 12:49 / Fonte: Repubblica.it
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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